Niente sanzioni e interessi per il pagamento IMU sui terreni agricoli

Niente interessi o sanzioni per i ritardati o erronei versamenti dell’Imu agricola. Il Comune di Sermoneta è stato fortemente penalizzato da tale provvedimento, per questo condivide il ricorso presentato al TAR Lazio da parte dell’Anci regionale e che sarà discusso il 18 febbraio prossimo.

Il Governo nazionale, con D.L. n. 4 del 24.01.2015 ha introdotto l’obbligo del pagamento dell’IMU sui terreni agricoli per l’anno 2014 con l’aliquota pari a 7,6 per mille, stabilendo che «nei comuni parzialmente montani, l’esenzione si applica ai terreni agricoli, nonché a quelli non coltivati, posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali». La scadenza era fissata per il 10 febbraio 2015. L’Agenzia delle Entrate, con circolare 1/E del 9 febbraio, ha sospeso more e interessi per questa tassa. Anche perché il D.L. n. 4/2015 deve essere ancora convertito in legge – c’è tempo fino al 25 marzo prossimo – e soprattutto sono ancora pendenti i ricorsi al Tar.


«Il tributo è iniquo perché colpisce esclusivamente chi non trae redditi dal piccolo appezzamento di terra coltivato prevalentemente per l’autoconsumo, oppure ne trae talmente poco che verrà completamente eroso dall’Imu”, spiegano il Sindaco Claudio Damiano e l’Assessore alle Attività Produttive Antonio Di Lenola. “Clamoroso dietrofront con cui il Governo ha abbandonato la classificazione altimetrica tornando a quella dell’Istat: il Comune di Sermoneta che prima era considerato comune montano e perciò esente da IMU sui terreni agricoli, ora non è più tale. Questo a danno di chi ha un terreno che non usa, magari frutto di eredità. Non pagano invece i coltivatori diretti che traggono profitto dalla coltivazione delle terre».

«Il Governo, con questi provvedimenti schizofrenici sta disarticolando la macchina amministrativa: ci hanno tagliato 123 mila euro per il 2014 per somme che non abbiamo ancora incassato e che forse mai incasseremo, anche la stessa Anci ha scoperto che sono sbagliate anche le stime del Mef”.