Raccolta dei rifiuti, proroga di un mese da parte del Comune. L’opposizione chiede l’intervento della magistratura

Il Comune di San Felice Circeo

Torna in auge la questione della raccolta dei rifiuti dopo la proroga di un altro mese  alla ditta che si occupa del servizi da parte del Comune.

“Il comune di San Felice Circeo agisce in regime di proroghe sulla questione della raccolta della nettezza urbana e l’appalto aggiudicato in via provvisoria permette al responsabile del servizio di concedere un altro mese fino allo scioglimento delle relative riserve”


Attaccano ancora i consiglieri comunali di opposizione Giuseppe Schiboni, Monia Di Cosimo e  Vincenzo Cerasoli. A far discutere è la determinazione n. 10 del 6 febbraio 2015 che concede alla ditta Servizi Industriali un altro mese di appalto.

“Assistiamo all’ennesimo atto illegittimo – dicono i consiglieri comunali – L’appalto spezzatino di cui si sta rendendo responsabile il comune di San Felice Circeo con le continue proroghe è degno di interesse da parte della magistratura ordinaria. Ogni mese rinviano la decisione su pareri che non arrivano e l’ente continua ad agire con continue proroghe su un affidamento dubbio ed illegittimo. Ricordiamo infatti che alle richieste di parere emesse dall’Ente agli organi deputati al controllo non è stata inviata contestualmente alla Procura della Repubblica la relativa denuncia a carico dell’amministratore della società Servizi Industriali per aver reso false dichiarazioni. L’aver infatti nascosto l’esistenza del decreto penale di condanna per fatti connessi e relativi alla gestione dei servizi di raccolta della nettezza urbana è motivo di esclusione e revoca immediata dell’appalto.

Il comune invece di procedere a revoca motivata continua ad affidare il servizio in palese contrasto con le norme che regolano gli appalti negli enti pubblici. Non si capisce cosa si continua a difendere con questa condotta omissiva ed anche connivente. L’ente è stato danneggiato dalla società Servizi Industriali come sono danneggiati anche gli ex dipendenti comunali che sono transitati nella ditta. Gli stessi infatti invece di ricevere un contratto a tempo pieno ed indeterminato, sono stati assunti con contratti part time e a tempo determinato.

Sulla questione convocheremo una commissione trasparenza – dicono infine i tre consiglieri – per fare piena luce su tutte le questioni dell’appalto ed in particolare sulla mancata tutela del personale dipendente ceduto. Speriamo solo che non si appelleranno come sempre a questioni formalmente tecniche per mandare deserta la riunione o per inficiarne il risultato. Ci sono responsabilità amministrative e politiche una volta tanto qualcuno può ammettere di avere sbagliato”.