Itri, dimissioni da sindaco? De Santis non ci pensa proprio

Giuseppe De Santis - foto archivio -

“Dimettermi NO: non serve per riabilitare la mia credibilità politica”. Non si è fatta attendere la risposta del sindaco Giuseppe De Santis all’attacco di FI che aveva chiesto le sue dimissioni. Ieri sera De Santis ha diramato un comunicato nel quale c’è la risposta secca all’invito degli “azzurri” a dimettersi.

“Notarianni (coordinatore FI di Itri, n.d.r.) – si legge nella nota – si affanna a continuare a chiedere le mie dimissioni e fin qui non ci sarebbero problemi per il sottoscritto, ma invocarle per far si che debba riabilitare la mia credibilità e dignità politica mi sembra oltremodo eccessivo. Credo che il sottoscritto la sua credibilità e dignità politica non l’ha certamente persa nemmeno quando per molti anni ha mantenuto in essere maggioranze amministrative dove prima FI e successivamente il PDL hanno rappresentato la maggioranza assoluta dei componenti della stessa e non credo che come partito abbia brillato in termini di soluzioni dei problemi dei cittadini sia in materia urbanistica , dei rifiuti e fornito soluzioni idonee in tema socio-economico.


Credo che sarebbe stato più corretto da parte sua dimettersi da segretario politico della sezione locale nel momento in cui il suo partito non ha raggiunto nel 2011 la vittoria elettorale alle amministrative, così come avviene in un normale partito politico, anzi è rimasto al suo posto continuando a mantenere in piedi un sistema che non regge più e che non riesce a dare risposte in campo locale, regionale, provinciale e nazionale, se non a tutela di alcuni interessi.

Che l’amministrazione da me guidata stia vivendo un momento delicato pare alquanto evidente e non viene sottaciuto da nessuno, anzi viene evidenziato in modo palese anche con posizioni personali e non rispettose degli impegni assunti con gli elettori, a cui dovrebbero fare riferimento e dare soluzioni, cercando di far ricadere sul sindaco le uniche responsabilità, ma ciò è inevitabile così come avviene nelle squadre di calcio, paga l’allenatore per tutti anche se in campo vanno anche i calciatori. A Notarianni mi verrebbe da chiedere dove era nelle passate amministrazioni quando non si discuteva di PRG. Quando il Piano particolareggiato di Pagnano non veniva nemmeno discusso nelle sedi opportune? Quali sono state le opere realizzate negli anni passati e chi sono stati i tecnici incaricati?. Risposte che non ha mai saputo dare ma credo non darà mai, anche perché non gli è mai stata data la possibilità di discutere di queste problematiche.

Oggi a un anno circa dalla fine dell’amministrazione tutti si sentono in campagna elettorale dimenticando gli impegni assunti con gli elettori, vedi la problematica di Piazza Umberto I, che in passato veniva percorsa a senso unico e appannaggio della sosta di pochi che si affannavano a cambiare il disco orario. Nemmeno si può negare che sono stati eliminati i parcheggi a pagamento e reso possibile la sosta limitata a un’ora e con fasce orarie libere per i residenti, oltretutto, in modo democratico, ho chiesto la discussione in Consiglio comunale e mi auguro che lo stesso, nel ricercare la opportuna soluzione, tenga conto della volontà di tutti i cittadini.

Credo che non servono le mie dimissioni affinchè io possa recuperare la mia credibilità e dignità politica, anche perché la credibilità e dignità politica la dovrebbe riacquistare chi della politica ne ha fatto e ne fa un uso per interessi personali, cosa che in tanti anni di mia attività amministrativa, pur commettendo errori , non mi si può certamente addebitare. Questa è e sarà la mia forza politica dato che non mi sono mai trincerato dietro il simbolo di un partito e tantomeno ho mai pensato di crearmi una forza politica, anzi ho sempre speso la mia faccia in ogni momento così come continuerò a mettercela se vorrò continuare a fare politica e vita amministrativa, certamente non a disposizione di chi cerca di prevaricare l’interesse collettivo a vantaggio di quello personale. La mia credibilità e dignità politica non è mai stata in vendita e mai lo sarà, la politica non è la mia professione e tanto meno è stata la mia fortuna, diretta e indiretta, lavorativa e professionale.

A Notarianni vorrei ricordare che mi dovrebbe ringraziare, dal punto di vista politico, se io continuo a mantenere in piedi l’amministrazione perché credo che, da segretario politico di Forza Italia, non abbia la ricetta o soluzione per l’immediato e forse nemmeno per il futuro, dato che il suo partito a livello locale sembra soffrire la stessa crisi interna di sopportazione che il partito vive a livello nazionale, per altro evidenziatasi con i vari comunicati e articoli apparsi sulla stampa”.