Piazza Umberto I chiusa a Itri, parla il sindaco De Santis

Chissà se Shakespeare si è ispirato agli equivoci nati da incomprensioni o da cattive interpretazioni dei dati oggettivi di un determinato oggetto del contendere allorché, nel 1598, ebbe a comporre la celebre commedia “Molto rumore per nulla”. Fatto sta che qualsiasi regista teatrale dell’epoca moderna avrebbe preso spunto dall’aspro confronto sulla chiusura al traffico di piazza Umberto I, a Itri, per rieditare una nuova piéce dallo stesso titolo.

Piazza Umberto I con le catene 2E a porre fine al chiasso sollevato attorno alla vicenda di cui tanto si sta parlando a Itri è stato lo stesso primo cittadino che, in occasione della dimostrazione di giovedì 5, ha incontrato i promotori della protesta e ha illustrato loro le norme che regolamentano, per ora a titolo sperimentale, il transito degli automezzi nella piazza antistante il municipio, ricevendo, da qualcuno dei presenti, la candida ammissione della non conoscenza dell’ordinanza a ciò deputata.


Piazza Umberto I chiusa alle auto 001“Dal 18 luglio dello scorso anno – ha ricordato De Santis- la restaurata piazza Umberto I è preclusa al transito delle autovetture, motocicli e biciclette, in ottemperanza a una decisione adottata dalla maggioranza consiliare. Nell’atto che disciplina la fruizione della piazza sono previste alcune deroghe che riguardano espressamente “i veicoli adibiti al servizio di polizia o antincendio e autoambulanze; i mezzi operativi per la raccolta dei rifiuti e spazzamento strade; veicoli diretti ad autorimessa; i veicoli i cui proprietari dispongono di autorimessa all’interno dell’area pedonale di piazza Umberto I se muniti di autorizzazione rilasciata per un passo carrabile; veicoli merci autorizzati con portata massima complessiva inferiore o uguale a 3,5 t negli orari 14,00-16,00 e 24,00-10,00”.

Giuseppe De Santis
Giuseppe De Santis

A ciò si aggiunge anche la considerazione che una certa tolleranza è stata chiesta agli agenti della Polizia Locale nei confronti di chi accompagna persone anziane nell’area oggi regolamentata. Non credo – ha ribadito il sindaco – che queste aperture vogliano significare volontà di strozzare le attività commerciali che operano lungo il perimetro della piazza e che sono raggiungibili da altro percorso che non presenta difficoltà di sorta. Né si può affermare, e questo mi preme sottolinearlo non per scaricare responsabilità di fronte alle quali non mi sottraggo, ma per onestà di informazione, che il progetto di pedonalizzazione, nel quale credo in maniera tanto convinta, sia stato il frutto non  di una mia decisione personale, ma è il risultato di una condivisione maggioritaria da parte dell’amministrazione. E, proprio per verificare se questa visione già sancita da precedenti confronti è ancora supportata dalla volontà dei consiglieri, ho espressamente richiesto, durante la riunione consiliare di giovedì 5 scorso, al dott. Umberto Papa, presidente della massima assise, di convocare un consiglio per parlare esclusivamente della destinazione della piazza.

Mi sembra – conclude De Santis – che più ossequioso della volontà popolare, di cui il consiglio è l’unica rappresentanza istituzionalmente deputata, io non possa essere. Allo stesso modo devo ribadire che un’opera pubblica è patrimonio di una intera popolazione della cui opinione non si può non tenere conto”.