Undici giorni senza rifornimenti d’acqua. E’ la situazione di Ponza dove le navi cisterne, causa maltempo, non sono riuscite ad attraccare con il loro prezioso carico. Fino a oggi quando, attraverso Laziomar, sono arrivati 100mila litri d’acqua su quattro autobotti, una della Protezione Civile isolana e tre fornite da Acqualatina, che hanno rifornito prioritariamente il poliambulatorio e le famiglie con bambini piccoli o neonati.
Così il primo cittadino isolano Vigorelli ha commentato su facebook: “C’è una emergenza acqua, come si temeva a causa delle brutte condizioni meteo ma certo non ci aspettavamo che le navi cisterne rimanessero ormeggiate a Napoli anche quando navi e aliscafi Laziomar hanno navigato da Formia e Terracina. Si pensi che l’ultimo arrivo della cisterna a Cala Inferno è stato il 27 gennaio e l’ultimo a Ponza porto il 29 gennaio .
Proprio per questo il Sindaco sta valutando una denuncia per interruzione di pubblico servizio e comportamenti fraudolenti a carico della ditta che dalla Regione riceve circa 8,7 milioni di euro l’anno per rifornire le isole ponziane. Nello stesso tempo il Comune si è attivato con la nostra Protezione Civile e con Acqualatina per far arrivare autobotti per risolvere le priorità, a partire dal Poliambulatorio che, fra l’altro, assiste i nostri dializzati la cui macchina salvavita necessita di molta acqua.
Stamane sono così arrivate alcune autobotti da Formia, con Laziomar. Le cisterne sono invece ormeggiate a Napoli. Il Sindaco ringrazia Protezione Civile, Acqualatina e Laziomar per questo primo sollievo. Assicura la popolazione che la cosa non finirà qui con la società Vetor/Vemar e che si punterà in modo deciso alla realizzazione del dissalatore. Come nei piani della Regione Lazio e di Acqualatina, con il consenso già garantito del Comune di Ponza. Così avremo la nostra acqua del nostro mare…”.