Il nuovo piano, uffici postali chiusi o con orari ridotti in provincia

poste

“E’ arrivato, in coda al piano industriale presentato a fine anno, dentro una riorganizzazione complessiva, la rimodulazione degli orari di alcuni uffici postali, Sermoneta e Campodimele, e la chiusura definitiva di altri, Suio alto e Latina Tribunale“. Lo scrive il segretario Cgil SLC Bruno Carlo, Struttura territoriale del Lazio Sud Frosinone Latina.

“Fa parte questa decisione, della riorganizzazione prevista all’interno del piano industriale presentato a fine anno al governo e alle organizzazioni sindacali  nazionali, dove sono coinvolti 450 uffici per la chiusura e 600 per la rimodulazione oraria su tutto il territorio nazionale, la riorganizzazione prevede anche un esodo “indolore” e su base volontaria di circa 20.000 dipendenti entro il 2019.


Una decisione quella per il Lazio, che vede coinvolte anche le province e Latina, rigettato al tavolo sindacale del 3 febbraio, dove andavano spiegati i criteri utilizzati sulla decisone delle chiusure, una condizione che possiamo provare a comprendere per l’ufficio del Tribunale, se le motivazioni sono forti, rispetto alla collocazione e alla vicinanza con altri uffici del comune, incomprensibile e che non può avere le stesse motivazioni per l’ufficio di Suio alto.

Stessa cosa per gli uffici di Sermoneta, con una rimodulazione che vedrà chiuso l’ufficio per diversi giorni al mese, oggi è prevista l’apertura completa tutto il mese, e l’ufficio di Campodimele che secondo l’azienda necessita di un ulteriore rimodulazione, oggi già questo ufficio fa solo 15 giorni di apertura al mese.

In tutto questo sono coinvolti il personale degli ufficio interessati ma anche tutti gli altri, che oggi vivono una sofferenza in termini di copertura di sportelli e che vede continue richieste di prolungamento di orario al personale.

Nei periodi di massima affluenza e scadenze vengono fatte richieste di prolungamento orario in straordinario per coprire i turni da mattina alla chiusura serale con personale che lavora 11 ore al giorno, con l’aggravante che questa condizione viene fatta passare come obbligatoria da alcuni direttori.

Per quest’ ultima provvederemo individualmente a segnalare gli uffici, all’ispettorato del lavoro per una verifica sulle ore di lavoro ordinario e sui prolungamenti giornalieri di straordinario.

Trattata con insufficienza, la richiesta di un tavolo di confronto indirizzato al referente delle risorse umane di poste italiane di Latina, che a distanza di 10 giorni dalla stessa ha convocato per il giorno 9 febbraio un tavolo di confronto, 20 giorni per pianificare tale incontro.

E’ necessario capire come vanno fatte le movimentazione e perché le coperture di personale avvengono solo per alcuni uffici, una gestione che ci lascia qualche perplessità, rispetto ad un diverso trattamento gestionale degli uffici.

Ancora poi, continue richieste al personale, di dover accettare “obbligatoriamente” il sabato di lavorare in uffici diversi dal proprio per sopperire ad una mancata gestione della chiusura del sabato pomeriggio.

Da tempo che non esistono corrette relazioni sindacali, e questo lo chiediamo al referente regionale di viale Europa, con chi vanno affrontate le tematiche e le problematiche del territorio vista l’assenza di risposte e confronto con il Vostro rappresentate territoriale delle risorse umane.

Da oggi, una serie di confronti in assemblea con tutti i dipendenti della provincia di Latina, si parte con l’ufficio di Terracina dove si terrà un’assemblea unitaria dalle 13.10 alle 15.10 e venerdì un’altra con gli stessi orari presso l’ufficio postale di Latina centro ma ne verranno programmate altre su tutto il territorio, perché proprio in questa fase riteniamo importante far conoscere cosa stia accadendo nel mondo poste e per pianificare e condividere un percorso assieme ai lavoratori”.