Bisogna sperare che non piova. Poi mettersi le mani in tasca e tirare fuori 800 euro. Ma se non piove e i soldi ci sono, quasi quasi varrebbe la pena sposarsi anche solo per avere come location della cerimonia nuziale nientemeno che l’area monumentale del Tempio di Giove. L’avete presente? La giunta comunale, lo scorso 29 gennaio, ha individuato il celebre sito tra i cinque in cui sarà possibile, a pagamento, mettere la fede al dito della persona amata, con rito civile.
E sebbene il rito sia civile, c’è anche una chiesa tra i rimanenti quattro luoghi pubblici dove celebrare quel giorno speciale: è la chiesa di San Domenico, monumento medievale, da poco recuperata, dopo decenni prima di abbandono e dopo di lavori, ed ora adibita ad auditorium.
Le rovine romane del Tempio di Giove, il medioevo di San Domenico e poi, per dare alle proprie nozze un marchio d’epoca, ecco il settecentesco Palazzo della Bonifica, anch’esso da poco restituito alla città alla fine di interminabili interventi.
Il quarto sito, bello è bello, ma, a confronto con quelli di prima, Villa Tomassini pare più un ripiego. Tanto più che costa come gli altri, 800 euro, con lo stesso sconto di 400 euro previsto per tutti i luoghi, nel caso uno dei due futuri sposi sia residente nel comune di Terracina.
Ma attenzione, perché arriva la quinta location. La delibera la chiama impersonalmente “demanio marittimo”, ma sapete cos’è? La spiaggia di levante, quella conosciuta come la “spiaggetta”, che ha davanti tutta la costa fino a Sperlonga, con Monte Giove e il suo tempio che la sovrastano.
In linea di principio, altri tratti di arenile potrebbero rientrare nella definizione presente nella delibera, ma nello stesso atto, per giustificare il provvedimento preso, si dice esplicitamente che, “a motivo della particolare bellezza dei luoghi, continuano a pervenire numerose richieste, anche da cittadini non residenti, di voler celebrare il rito matrimoniale civile in luoghi caratteristici, diversi dalla sede della Casa Comunale: per esempio, Tempio di Giove, Spiaggia di Levante”. E bellezza sia, allora, almeno in quel giorno. E dopo vada come vada.