Scrive il SLC CGIL, segreteria territoriale Lazio sud Frosinone Latina, nella persona del segretario generale Bruno Carlo ad Antonio Leonardi e Alfonso Biscardi, rispettivamente amministratore QAP srl e referente RI QAP srl il giorno successivo allo sciopero al Quotidiano di Latina, Ciociaria e Cassino.
“A seguito della giornata di sciopero del personale giornalistico e grafico della QAP srl, la segreteria SLC CGIL di Frosinone Latina, in rappresentanza dei lavoratori grafici, ritiene necessario esprimere alcune precisazioni, sottolineando, come l’avvicendamento alla direzione del quotidiano non possa ascriversi a pretesto per ulteriori temporeggiamenti da parte della proprietà riguardo le spettanze del personale.
Al nuovo direttore, del tutto estraneo alla situazione, auspichiamo che, con la risoluzione dei problemi di cui la proprietà porta in carico la responsabilità, la gestione editoriale possa avviarsi nel migliore dei modi. Da parte dei lavoratori, le cui volontà e impegno mai sono venute meno, nonostante tutto, troverà ampia disponibilità e collaborazione.
Questa federazione di categoria, ricorda proprio all’editore, la disponibilità nella ricerca di un percorso di StartUp contrattuale, per il primo anno del settore grafico, novità assoluta nell’editoria, proprio per garantire il contenimento dei costi, a cui dovevano fare seguito periodici confronti di verifica sulle condizioni reali della testata ad oggi disattesi.
Oggi leggiamo, invece, nella risposta dell’editore, di un esiguo ritardo dei pagamenti, dicembre, tredicesima e gennaio che si è chiuso in questi giorni, con un unilaterale data decisa solo con una parte sindacale sullo slittamento del pagamento della mensilità a 30 giorni e la dilazione sulla tredicesima su sette mesi, cose non concordate con questa federazione, ma condivisa solo con il settore giornalistico, il taglio sul settore grafico era avvenuto con la riduzione del personale e con la condivisione della tipologia contrattuale sottoscritta tra le parti.
Riteniamo, necessario e urgente un confronto che porti chiarezza sullo stato della testata e sul progetto editoriale/industriale, evitando di continuare ad eludere un confronto che ha portato ieri al fermo dei lavoratori grafici sulla legittimità della mancata retribuzione, e sulla poca chiarezza del loro futuro”.