Amministrative a Fondi, Pd ancora alla ricerca di un candidato sindaco: fuori dall’impasse con le primarie. O forse no

L’appeal continua a non essere grandissimo, le correnti di pensiero sono variegate e c’è chi è deciso a rimanere sulle sue posizioni. Ma, a meno di improvvisa “tregua” tra le parti, con la scelta di un candidato unitario, la linea ufficiale del partito è delineata. In vista delle prossime amministrative, per la scelta del proprio candidato sindaco dal Partito democratico di Fondi si intende percorrere la strada delle primarie: nei prossimi giorni è in programma l’ufficializzazione della data; per la fine si febbraio si vuole chiudere ed incominciare finalmente la corsa verso la tornata elettorale. Con un nome che metta (finalmente) d’accordo tutti. Per uscire da un pantano che, sarà per la “troppa democrazia”, mentre gli avversari affilano uno ad uno le armi, ha finora tenuto il Pd praticamente fermo ai box.

Frizioni interne, incomprensioni, opinioni differenti, riunioni disertate. Quasi naturale, probabilmente, in un partito dalle tante anime. Potenzialmente letale, con le urne alle porte. Quindi? Urge per forza di cose rimettersi in carreggiata. E, se proprio non si riesce a trovare la quadratura attorno a un nome, largo dunque alle primarie, nonostante in molti, per un motivo o per un altro, di fronte a tale presa di posizione rimangano tutt’ora abbastanza freddi. Una scelta quasi obbligata, per la segreteria, che ha deciso di propendervi dopo la riunione di sabato del nucleo centrale del direttivo.


Chi prenderà parte alle eventuali primarie, rimane comunque un mezzo mistero. Di certo non si sgomita. Anzi. A dispetto delle smentite, i nomi al momento rimangono grossomodo quelli delle ultime settimane, da Maria Civita Paparello, ad Ettore Capasso, passando per Luigi de Luca. Non è esclusa qualche giovane new entry. Eppure, di fronte alla possibilità di scendere in campo, nessuno degli eventuali papabili pare ancora pienamente convinto. L’unico che farebbe fuoco e fiamme pur di avere un ruolo da protagonista è l’ex sindaco socialista Onorato Mazzarrino, che però non ha la tessera del partito e, in caso di primarie aperte ai soli democrat e non all’intero centrosinistra, sarebbe escluso a priori.

Punti interrogativi anche in caso di primarie, quindi. Col tempo che stringe. Cosa che, dal Pd non lo escludono, potrebbe magari portare a un repentino dietrofront. Tra un giro e l’altro, insomma, daccapo verso la strada iniziale, quella di un candidato unico. Tenendo il calendario bene in vista.