Danneggiata a Itri l’auto di Claudio Ruggieri del Movimento 5 Stelle

Ladri tanto particolari in azione la notte a Itri nell’ampio parcheggio sottostante la casa di riposo per anziani gestita fino al luglio scorso dalle suore Francescane Alcantarine. Ad attirare il loro interesse solo una vecchia Megane Renault, con 18 anni di vita alle spalle e piena di attrezzi da lavoro per giardinaggio, edilizia e campagna.

Ignorando la presenza di altre auto, molto più nuove, parcheggiate nei paraggi, i malviventi, dopo aver forzato lo sportello, facendo finire in frantumi il vetro laterale anteriore sinistro, si sono impossessati di soli due euro, tralasciando addirittura i trenta centesimi che erano insieme alla somma “proletaria”, e si sono dileguati nella notte, nelle viuzze semibuie del centro storico alto.


Avvertito da qualcuno che stava rientrando poco dopo a casa, il proprietario, Claudio Ruggieri, 52enne del posto, che abita cento metri più in là del parcheggio,ha denunciato il raid ai Carabinieri della stazione di Itri diretta dal luogotenente Giovanni Persico, facendo così aprire un fascicolo contro ignoti. Ma, anche se mancano riferimenti precisi all’autore del gesto malavitoso, in paese non si nutrono dubbi (e le prime reazioni su Facebook lo hanno confermato) sulla volontà intimidatoria che starebbe alla base del gesto.

La figura del Ruggieri è stata definita “scomoda” dagli interventi sulla rete, perché sta portando avanti una serie di iniziative che puntano a voler vederci chiaro sul perché a Itri l’incidenza dei tumori è in crescita, se è vero che il territorio comunale verrebbe preso in considerazione per eventuali discariche, perché, dopo le reiterate richieste, mai l’amministrazione comunale ha concesso al Movimento Cinque Stelle i locali pubblici richiesti per assemblee aperte a tutti.

Un “capopolo”, insomma, il cui operato si sarebbe spinto oltre quei confini che vengono accettati nella misura in cui non vanno a pestare i piedi al alcuno. Per lo meno così si leggeva, ieri, sul web. Saranno leggende metropolitane o c’è un fondo di verità?