Fondi, riecco Mazzarrino: l’ex sindaco torna sulla scena. Alle amministrative contro le “illegalità diffuse”

*La copertina del periodico Confronto del novembre '88. Mazzarrino (a dx) c'è ancora.

La sede del Municipio è un’altra. Non più il suggestivo ma poco funzionale plesso di San Francesco, bensì il moderno “palazzo di vetro” lasciato in eredità dalla Giunta forzista di Luigi Parisella. Cambia lo sfondo, dunque. La poltrona a cui ambisce è sempre la stessa, quella che tra una staffetta e l’altra ha già occupato in tre periodi, tra l’’81 e il ’90: in vista delle amministrative di Fondi, a smuovere le acque di un centrosinistra finora sonnecchiante ci prova Onorato Mazzarrino.

*Il logo della lista*
*Il logo della lista*

Il battagliero ex sindaco socialista è tornato con decisione in campo. Ha in tasca una lista con un nome che è tutto un programma, “Liberare Fondi dalle illegalità diffuse”; ha ricominciato ad affilare le armi contro il centrodestra; si sente pronto a prendere  in mano le redini della propria area politica, per poi correre allo scranno da primo cittadino. A dispetto dell’età che avanza, col mordente di sempre è pronto a duellare. Con Forza Italia e le civiche alleate. Con i suoi stessi compagni del centrosinistra: forte del suo bel pacchetto di voti, nel caso di eventuali primarie del Pd Mazzarrino è certo di poterla spuntare in scioltezza su altri contendenti, anche se le ultimissime in casa democrat parlano di una decisa virata verso il nome di Ettore Capasso.


Comunque sia, l’ex stella del socialismo locale non è pronta a cedere il passo tanto facilmente. Ritiene di poter dare ancora tanto alla città. Tornerà a spiegarlo oggi, quando a partire dalle 19 presso l’albergo Martino Club, lungo la Flacca, terrà un incontro pubblico in cui parlerà di urbanistica, turismo e campeggi, usi civici, ambiente, lavori pubblici, Mof e Consorzio di bonifica. I temi cardine di una città, nel suo ritorno sulla scena politca. Per una domanda di fondo: “Quale futuro per Fondi dopo il dominio ventennale del centrodestra?”.

Secondo Mazzarrino in questi anni l’illegalità si è sviluppata in maniera eccessiva, e promette di “suffragare queste accuse con prove di fatto assumendosene le relative responsabilità”. Intanto, riecco gli strali. Verso il sindaco uscente Salvatore De Meo, riguardo “le legittimazioni pilotate in favore dei campeggi, le gestioni di opere pubbliche ultradecennali, l’incomprensibile affidamento ai privati della pubblica illuminazione”. Verso la stessa Regione a guida centrosinistra per aver lasciato il Mof “in mano ai soliti noti”. Mazzarrino c’è.