Aprilia Comune evasore per 350 mila euro: Iva non versata sul rimborso dei mutui Acqualatina. Pronto il ricorso

Un salasso che il Comune di Aprilia ha deciso di impugnare. La multa che il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Latina ha notificato al Comune dove viene evidenziata l’evasione fiscale da parte dell’Ente per quasi mezzo milione di euro non va giù all’Amministrazione Comunale, che ha deciso di affidare all’avvocato Antonio Veronese di Latina l’impugnazione del provvedimento.

Di cosa si tratta? C’è una risoluzione ministeriale del 2010 che impone ai Comuni di pagare l’Iva sui soldi ricevuti a titolo di rimborso da Acqualatina. In sostanza, dal 2002 i Comuni dell’Ato4 (tutta la provincia di Latina più Anzio e Nettuno) hanno ceduto i propri impianti idrici ad Acqualatina, così come i mutui contratti prima di allora. Dal 2010, dopo una richiesta di chiarimenti presentata dal comune di Giuliano di Roma, si è scoperto che i Comuni devono emettere fattura per farsi restituire i mutui da Acqualatina. Non basta un semplice “giro conto”: bisogna anche versare l’Iva. In sostanza, costa molto di più ad Acqualatina restituire questi mutui.


La Guardia di Finanza ha “stanato” la maggior parte dei Comuni: le fatture, va detto, non sono state emesse in buona fede e non certo per volontà di dolo. Ma la legge è legge. Il filone di indagine farebbe parte di una più ampia inchiesta della Guardia di Finanza sulla cessione degli impianti idrici da parte dei Comuni ad Acqualatina.

Per Aprilia, la Finanza ha evidenziato “violazioni sostanziali in materia di Imposta sul Valore Aggiunto, in ordine alle presunte somme incassate dall’Ente Comunale a titolo di rimborso rate mutuo da parte di Acqualatina” per gli anni 2009, 2010, 2011 e 2013 per complessivi € 449.553, mentre per il 2012 non è stata versata Iva per 71.500 euro.

Solo per il 2009, l’Agenzia delle Entrate ha accertato l’omesso versamento di Iva per 160.771 comminando anche una sanzione amministrativa pari a 200.963,75 euro, per complessivi 361.734,75 euro al netto degli interessi di mora. Ed è questa cartella che Aprilia contesta.

Secondo il Comune, l’Iva sui rimborsi dei mutui non andava versata perché si tratterebbe di “mero trasferimento di danaro” e, dunque, irrilevante ai fini Iva. Da qui la necessità di impugnare l’Accertamento Iva 2009 davanti le sedi opportune, “onde evitare la scadenza dei termini per il ricorso”.

Tutti gli altri Comuni hanno deciso di affidarsi ad un unico legale, l’avvocato tributarista Raffaele Scirè. Aprilia invece va per conto suo, spendendo per il momento 8.000 euro più Iva per l’incarico. «In linea con la nostra politica su Acqualatina, abbiamo deciso di andare per la nostra strada – taglia corto il Sindaco Antonio Terra – un atto di coerenza e di strategia legale».