Terracina, consiglio comunale: l’appaltone Global Service passa a maggioranza

Il Comune di Terracina

Via libera all’ “appaltone” da nove milioni di euro: La maggioranza, nella seduta consiliare finita nella tarda serata di giovedì 29 gennaio, porta a casa il pezzo più importante dell’ordine del giorno. Si chiama Global Service e per sei anni (rinnovabili per altri tre) consentirà alla ditta vincitrice di assicurare al Comune il servizio energia e quelli di manutenzione degli immobili comunali, di fornitura di energia elettrica, di pulizia degli immobili comunali; e ancora: la realizzazione di interventi di adeguamento normativo e di riqualificazione tecnologica, oltre ad una serie di servizi accessori di consulenza tecnico-gestionale necessari a garantire l’innalzamento della qualità sel servizio. Il tutto, come si è detto, per 9.018.000 euro, compresa Iva, che fanno 1.053.000 all’anno.

Scontato il “sì” di FdI, Pri e Udc; scontato anche il “no” delle opposizioni. Il democratico Vincenzo Coccia, in particolare, ha gettato ombre clientelari sull’atto. In un post su facebook, il consigliere comunale del Pd ha citato il punto 8 dell’art. 1.9 del capitolato d’appalto che così recita: “L’appaltatore si impegna, senza riserva alcuna,ad esonerare immediatamente dal servizio i dipendenti dei quali il Committente ( Comune ovviamente ) a proprio insindacabile giudizio, chieda in qualsiasi momento l’allontanamento”. “Potrei anche smettere di leggere il resto del capitolato -ha commentato Coccia- perché a questo punto è già tutto così chiaro”.


Unita sull’essenziale, la maggioranza si permessa il lusso di dividersi sulla mozione di Sel e Fi, che chiede al governo nazionale di abolire le sanzioni contro la Russia perché dannose per l’economia turistica locale. Fdi ha votato il documento, facendolo approvare e mettendo in minoranza gli alleati repubblicani, che invece si sono ritrovati in minoranza assieme agli avversari del Pd. Astenuti il presidente dell’Assemblea, Giovanni Zappone, e il consigliere di maggioranza, lo sciscioniano Gianni Percoco.

Ritirata invece, dopo un aspro dibattito, la mozione di Valerio Golfieri, Francesco Zicchieri e Luca Caringi contro il presunto “conflitto di interessi” del consigliere di Sel, Vittorio Marzullo. Lo stesso Marzullo si è visto bocciare un’altra sua mozione che sollecitava la nomina di un esperto contabile che verificasse le buste paga, relative al 2006, dei dipendenti dell’allora Istituzione dei Servizi Sociali. Medesima sorte per la mozione, firmata ancora una volta dall’esponente di Sel e da Fi, che ipotizzava irregolarità nella nomina del coordinatore e del responsabile operativo comunale della Protezione Civile.