Verrà presentato a Roccagorga sabato 31 gennaio, presso il Teatro comunale alle ore 17:30 il libro di Dario Petti, “La Palude Rossa”, della Annales edizioni, vincitore del Premio Fiuggi Storia sez. Lazio meridionale 2014. Ad organizzare l’evento la sezione del Psi di Roccagorga, il cui segretario Lino Ciarmatore modererà l’incontro. Il volume dedicato alla vita del prof. Temistocle Velletri, eletto nel 1920 primo sindaco socialista di Sezze e consigliere provinciale di Roma, tra i più importanti pionieri del socialismo sul territorio, offre uno sguardo d’insieme sullo scenario politico dell’Agro Pontino nei primi del ‘900.
Fu il quotidiano socialista “Avanti!” a usare la definizione di “Palude Rossa” per i risultati elettorali ottenuti dal Psi, capace nel 1920 di conquistare in Agro Pontino la maggioranza assoluta dei comuni e la totalità dei seggi per il consiglio provinciale di Roma. Il prof. Velletri fu tra i principali protagonisti di quella stagione di lotte contadine, una scelta coraggiosa per l’epoca; come egli scrisse già nel 1913: «A cagione dell’opera spiegata fra i contadini e per i contadini […] ho subito persecuzioni di ogni sorta […] da parte dei più grandi proprietari di terre». Un impegno politico e ideale che gli verrà riconosciuto dai braccianti, i quali secondo le forze di polizia, lo seguirono «con una tale intensità da sfiorare il feticismo». Al suo fianco una donna non comune, sua moglie la maestra Clementina Caligaris, di origine vercellese, che nel 1945 sarebbe divenuta una tra le prime tredici donne italiane a entrare in un’istituzione politica la Consulta nazionale per la Costituente, in rappresentanza del Psi.
Il libro attraverso una documentazione ricca e originale basata sulla stampa politica dell’epoca, sugli archivi del Ministero degli Interni, dell’Archivio di Stato di Latina e di quelli giudiziari, ricostruisce pagine inedite di storia della terra pontina, sepolti per decenni sotto l’epopea della grande bonifica. La famiglia Velletri fu bandita da Sezze dal fascismo ma alla caduta della dittatura i contadini setini riportarono in paese Carlo Velletri, il primogenito del professore, ormai scomparso nel 1940, e lo nominarono primo sindaco di Sezze dopo la Liberazione, ventidue anni dopo l’esilio del padre.
L’evento si svolgerà nel Teatro comunale che affaccia proprio sulla storica piazza VI Gennaio, luogo del noto eccidio proletario del 1913 che cambiò la storia di Roccagorga, un simbolo importante e fondamentale del primo socialismo lepino ma anche per il movimento contadino e operaio italiano. È noto a tal proposito il pensiero di Antonio Gramsci che vide nei fatti di Roccagorga «l’origine reale» delle agitazioni della “Settimana rossa” che nel 1914 scossero la nazione italiana. Come narra Dario Petti nel suo libro, dopo la strage del ‘13, fu proprio la maestra Caligaris a “battezzare” la rifondata lega contadina di Roccagorga che abbandonò il nome di “Savoia” per assumere quello di “VI Gennaio” e un orientamento esplicitamente socialista. Sarà l’occasione dunque anche per ascoltare più dettagliatamente quali furono i repentini e radicali mutamenti politici nella realtà rocchigiana all’indomani dell’eccidio.