A giudizio i cinque imputati accusati di omicidio colposo per la morte di due lavoratori a Itri. A disporre un processo è stato il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Guido Marcelli. Era l’11 giugno 2010 quando, al civico 5 di via delle Querce, Luigi Ruggieri, 55 anni, e Renzo Di Biase, 50 anni, entrambi di Itri, precipitarono da un’altezza di venti metri, perdendo la vita.
I due, il primo titolare dell’omonima ditta e il secondo il socio in affari, stavano compiendo un sopralluogo al terzo piano di una palazzina, utilizzando un cestello agganciato a un braccio meccanico, installato su un camion. Mentre stavano scendendo a terra, all’improvviso il braccio della piccola gru si staccò e per i due non ci fu scampo. I carabinieri iniziarono subito a indagare.
Emerse che problemi analoghi, con i cestelli elevatori identici a quello utilizzato dalla ditta di Ruggieri, si erano verificati anche in altre zone d’Italia. Finì così sotto accusa, per il duplice omicidio colposo, l’amministratore della ditta produttrice, la Cmc di Modugno, in provincia di Bari, Carlo Mastrogiacomo. All’elenco degli indagati vennero quindi aggiunti l’ingegnere che aveva progettato la piattaforma, Nicola Mongelli, i due funzionari che avevano certificato quel macchinario, Roberto Pomini e Francesco Fressa, e un funzionario dell’Arpa Lazio, Angelo De Caprio.
Tutti ora rinviati a giudizio, come chiesto dal pm Giuseppe Bontempo.