Mentre Trenitalia si crogiola per il treno Vivalto consegnato ai pendolari della linea Roma Nettuno, con conseguente incremento delle corse nella fascia tra le 6 e le 9, tutti coloro che si trovano costretti a viaggiare col treno per raggiungere la Capitale per studio o lavoro si trovano alle prese con un disagio imbarazzante: piove dentro i vagoni.
Accade – c’è da dirlo – solamente quando piove. Ma questa non è una giustificazione: se un pendolare paga il biglietto deve pretendere non tanto il posto a sedere, ma per lo meno la “comodità” di non dover aprire l’ombrello mentre si viaggia. Il treno era quello delle 13.42 di giovedì, in partenza da Roma Termini. Il problema era in diverse carrozze e non dipendeva dai finestrini lasciati aperti: i finestrini non sono apribili. Le infiltrazioni arrivavano direttamente dal tettuccio del vagone. Non si tratta naturalmente dei nuovissimi e iper tecnologici treni Vivalto, ma di vetusti Taf (treni ad Alta Frequenza) che fanno svariate volte su e giù da Roma a Nettuno passando per Pomezia, Campoleone, Aprilia e Anzio. Attenzione: non si tratta di un caso isolato, basta leggere sul social network le disavventure che i pendolari vivono quotidianamente quando piove. Va bene dare la colpa ai vandali se i treni sono scarabocchiato, sporchi o con l’arredo rovinato, ma in questo caso è solamente colpa del gestore. Che, a questo punto, deve perforza intervenire.