Sciuscio gaetano, cronaca di una “morte” annunciata

Sulla manifestazione “Sciusciata gaetana 2015 e Festival del Gelato in musica” riceviamo, e volentieri pubblichiamo, dal gruppo de “LIllogico Sciuscio”, sciusciatori dell’Illogica Allegria, un gruppo nato da una associazione esistente da anni e nel quale sono circolati giovani e cittadini di ogni genere, animati dalla voglia di divertimento in occasione di situazioni come lo sciuscio o le “Vie di Gaeta”.

“Gaeta, 4 Gennaio ore 17.30. Piazza Mazzoccolo è quasi piena. La cittadinanza accorre unita per salvaguardare la tradizione tutta gaetana del festival dello sciuscio, nonostante l’evento non sia stato per niente pubblicizzato se non tramite manifesti affissi solo 5 giorni prima, né tantomeno promosso in alcun modo sul territorio quantomeno limitrofo. Ma già il nome dell’evento: “Sciusciata gaetana 2015 e Festival del Gelato in musica” lasciava presagire qualcosa di diverso rispetto al tradizionale festival che negli ultimi anni aveva portato a Gaeta gruppi di canti di questua provenienti da tutto il sud Italia.


In effetti a parte la sciusciata d’apertura di “Enrico e gli altri”, storico sciuscio gaetano nonché per la prima volta principale organizzatore dell’evento, il festival si concentra soprattutto su una sorta di karaoke per giovanissimi talenti. Sotto il palco intanto si sono radunati i pochissimi gruppi di sciusciatori gaetani sopraggiunti, i Sarracini, Gliù sciusc d’Bucarell, l’Illogico Sciuscio e Gliu sciusc di “Siciliano” che cercano di carpire più informazioni possibili sul momento della loro performance che sembra non arrivare mai. Scarsa e tardiva infatti è stata pure l’informazione sull’evento data direttamente ai gruppi stessi nei giorni precedenti.

Finalmente dopo più di un ora e mezza di canzoni italiane, balletti, inviti da parte del presentatore / delegato ai Grandi Eventi, Dino Pascali, ad assaggiare il gelato al gusto di Roccocò (tipico biscotto natalizio campano), e l’esibizione di uno sconosciuto giovane cantante che non compariva nemmeno sul manifesto dell’evento, sale sul palco un numerosissimo gruppo di bambini che intona il tradizionale augurio gaetano al nuovo anno. Sono ormai le 19 passate e tra il pubblico inizia a serpeggiare un certo malcontento soprattutto quando invece di proseguire con i gruppi di sciusci si ritorna al karaoke e all’esibizione di un altro cantante, Roberto Sacchi, del gruppo beat piemontese attivo negli anni ’60 dei “Rogers”.

Sul palco sale anche Mauro Di Nitto dell’associazione “le Tradizioni” che nonostante la buona gestione degli anni scorsi è stato relegato ad un ruolo di secondo piano dall’amministrazione comunale presente tra l’altro in piazza con il vice sindaco Christian Leccese, invitato anch’egli sul palco e con lo stesso Sindaco in prima fila tra il pubblico. Ore 19.30 circa riesce a salire sul palco il secondo gruppo di sciusci in scaletta, quello dei “Sarracini”, seguito nuovamente dai cantanti del festival del Gelato in Musica. Intanto, mentre del gelato si sente solo l’odore visto che la degustazione è prevista per le 20.30, metà della piazza si è svuotata infastidita dal poco spazio riservato alla tradizione gaetana, e in cielo si notano i primi lampi di un temporale.

Nonostante le evidenti lamentele dei gruppi di sciusci, da oltre due ore in attesa di poter suonare, la kermesse continua imperterrita fino alle 19.55 quando iniziano a cadere le prime gocce di pioggia e i sciusciatori, ormai arrabbiatissimi non per il mal tempo ma per il poco rispetto dimostrato nei loro confronti, avevano già deciso tutti insieme di andarsene tra urla rivolte all’organizzazione e insulti al Sindaco. Egli intanto, vista la “malaparata”, si defilava con la coda tra le gambe. Giusto in tempo per evitare la fortissima grandinata che avrebbe comunque segnato lo stesso la fine dell’evento da lì a pochissimi minuti anche a causa della mancata predisposizione di un’ubicazione alternativa al chiuso in caso di mal tempo malgrado le precedenti sollecitazioni al riguardo.

Purtroppo anche quest’anno il festival dei Sciusci è di fatto saltato. A chi sostiene ancora che gliu sciusc non è una tradizione in via di estinzione e poi pensa di promuoverla con eventi fallimentari di questo genere, noi rispondiamo: “se non era morto il 31 dicembre, in una rispetto al solito poco affollata via Indipendenza, probabilmente lo hanno definitivamente ucciso questa sera”. Sta ai gruppi gaetani stessi e a chi ama davvero il sciuscio farla risorgere, così come già fece un tempo l’unico vero Re del Sciuscio, Nino Granata detto Cocchetto”.