Terracina, Atto Aziendale: il Pd si spacca

L'ospedale Alfredo Fiorini

I Giovani Democratici prendono le distanze dal loro stesso partito. I ragazzi del Pd, infatti, hanno firmato, assieme a Sel e a Terracina Social Forum (Tsf), un documento sull’Atto Aziendale della Asl, nel quale sono espliciti nel criticare la linea seguita dai consiglieri comunali democratici, adombrando anche sospetti pesanti. Il gruppo consiliare del Pd, come si ricorderà, ha sottoscritto con la maggioranza di Nicola Procaccini un ordine del giorno, nel quale i Giovani Democratici ora vedono “facili strumentalizzazioni pesudo politiche o di facile convenienza”. Per loro, l’odg è “un documento vago sulla questione, che punta il dito più sull’aspetto negativo dell’atto piuttosto che un riconoscimento del fattuale cambio di passo della Direzione Asl”. Ma il carico da novanta arriva adesso: “Sarebbe interessante capire il motivo della contrarietà rispetto all’atto – scrivono i giovani del Pd – ma sarebbe ancor più repellente pensare la possibilità di un voto come una corsia doppia, un obolo versato in prestito e da riscuotere nel momento più opportuno”.

Per Gd, Sel e Tsf, invece, l’Atto Aziendale “presenta molti aspetti che incoraggiano ad affermare che decisamente il vento è cambiato”. “Per la prima volta – si legge nel documento -, dopo i troppi anni caratterizzati da gestioni fallimentari che si sono distinte solo per i tagli indiscriminati ai servizi e le chiusure di vitali strutture sanitarie in posizioni strategiche sul territorio, ci troviamo col nuovo atto aziendale un disegno che offre una visione prospettica decisamente innovativa su quello che dovrà essere il sistema sanitario che si prenderà cura della salute delle persone nel futuro della nostra provincia”.


In concreto, per Terracina “il piano strategico prevede aspetti migliorativi sostanziali accanto al Pronto Soccorso con l’istituzione del reparto di Osservazione Breve Intensiva e un team di pronto intervento su casistiche neuro vascolari (Ictus). Sebbene per questo reparto non sia stato indicato ancora il numero di posti letto è vero anche che l‘investimento finanziario programmato sulla nostra struttura ammonta complessivamente a € 1.200.000 nei prossimi tre anni. E’ assolutamente opportuno che parte del finanziamento dia una risposta alla esigenza concreta per l’unità OBI di avere almeno quattro posti letto”.

Sel, Gd e Tsf ritengono anche “necessario che maggiori sforzi siano rivolti al potenziamento della rete naturalmente più prossima alle esigenze del pronto intervento, specialmente nell’ambito della radiologia e del laboratorio analisi che deve diventare pienamente operativo h24”. In tempi di “spending review”, poi, i tre firmatari suggeriscono alla Asl un modo per risparmiare gli oltre due milioni di euro per l’affitto della sede della Direzione Generale di Latina: l’utilizzo del vecchio ospedale di Terracina, di proprietà regionale.

“La ristrutturazione del vecchio nosocomio e la creazione di nuovi parcheggi – così la pensano Sel, Gd e Tsf – verrebbe inquadrata in un mutuo coperto interamente dagli oneri risparmiati nella recessione dagli onerosi e dubbi affitti latinensi. Verrebbe, inoltre, incrementata la presenza di una popolazione lavorativa e di fruizione dei servizi nel Centro Storico che inevitabilmente produrrebbe una riqualificazione dell’intera zona”.

Nel documento, però, c’è anche il rammarico che l’Atto Aziendale non dica nulla sulla questione della convenzione tra Regione e Università, per la quale La Sapienza ha allocato ottanta posti letto nella Asl pontina, contro i 200 concordati.