Momenti di autentico panico si sono vissuti nella mattinata di venerdi 19 dicembre, sulla consolare Appia, nel tratto tra Itri e Formia, all’altezza dello scalo ferroviario, per un tamponamento che ha visto coinvolte quattro autovetture, poco dopo le ore 10,00. La paura si è subito diffusa non per la gravità dell’incidente, ma per il timore che l’Appia restasse bloccata per l’ennesimo sinistro (se ne stanno contando più di qualcuno ogni giorno da qualche settimana a questa parte) che, come quello del duplice decesso di due anni fa il 29 dicembre, paralizzasse la veicolazione dei mezzi per quattro o cinque ore.
E, con la Flacca ancora interdetta, sarebbe saltato del tutto il collegamento tra Nord e Sud tra la catena montana aurunca e il litorale. Fortunatamente per le persone coinvolte nel tamponamento, tutte forestieri in transito nella zona e che viaggiavano nel senso di marcia Formia-Itri, non si sono registrati casi di gravità per le conseguenze fisiche. Purtroppo la coda di auto, già sempre presente su quel tratto di strada ha assunto nel giro di pochi minuti, proporzioni asfissianti, arrivando a misurare anche quattro chilometri di fila in tutti e due i sensi di marcia. Sul luogo dell’incidente sono accorsi i militari della Stazione Carabinieri di Itri e gli agenti della Polizia Locale che hanno provveduto a far scorrere il traffico paralizzato che è tornato alle condizioni cosiddette normali, per questi giorni, dopo quaranta minuti.
Sotto accusa, da parte di tutti, automobilisti e pedoni, l’ingorgo asfissiante di mezzi fatti transitare per Itri, alla luce della perdurante indisponibilità della regionale Flacca. Autocritica anche da parte di parecchie persone che criticano l’uso sfrenato dell’auto in paese anche per percorrere soltanto poche centinaia di metri, contribuendo, così, a rendere impossibile la normale circolazione stradale.