La notizia è rimbalzata anche su alcuni siti internet di settore che si occupano di gioco e scommesse. I cui seguaci, nell’universo dei giocatori, sono stati messi a conoscenza della vittoria contro l’ennesimo tentativo di una pubblica amministrazione di limitare le loro possibilità di giocare. Una decisione arrivata infatti per mano del Tar del Lazio, chiamato ad esprimersi in merito al ricorso di un esercizio commerciale di Formia, che si è opposto al regolamento sugli orari delle sale da gioco e sale slot, approvato dal Comune di Formia e dal Consiglio comunale con deliberazione numero 69 del settembre 2014.
La sezione di Latina del tribunale amministrativo, infatti, ha accolto il ricorso contro l’atto di indirizzo che disciplina gli orari per l’esercizio delle attività di gioco lecito su territorio comunale, e con il quale si stabilisce che la fascia oraria per l’esercizio del gioco va dalle 10 alle 24, e anche contro l’ordinanza del sindaco Bartolomeo che fissa gli orari di attivazione delle apparecchiature da gioco tra le 10 e le 20.
In sostanza il Tar ha da una parte ritenuto che “il riferimento alle statistiche della Asl appare generico e, in ogni caso, non chiarisce l’entità del fenomeno della cosiddetta ludopatia nel territorio del Comune di Formia (non coincidente con l’ambito territoriale della Asl)”, e dall’altro lato, “la compressione del diritto di iniziativa economica della ricorrente appare eccessiva, anche in ragione della fascia oraria (serale) interdetta”.
La discussione nel merito del ricorso è stata fissata al 7 maggio 2015, nel frattempo è arrivata la sospensiva del provvedimento contro il gioco d’azzardo.