Minturno, il nuovo gruppo consiliare tiene banco in consiglio comunale

L'aula consiliare del Comune di Minturno

La tenuta della maggioranza, la sua eterogeneità e le rivalità interne. Oltre un’ora di discussione sul nuovo gruppo consiliare formatosi nelle ultime settimane, “Lavori in corso”, del quale fanno parte i consiglieri Massimo Ferrara, nominato capogruppo, Mario Cardillo e Filippo Corrente, ha caratterizzato il consiglio comunale di Minturno, andato in scena martedì scorso. Ferrara ha spiegato che il nuovo gruppo si è formato senza alcuna contrapposizione con altri né sarà presentato alcun programma, in quanto si riconosce in questa maggioranza.

Non sono mancati malumori: in particolare, dal capogruppo del Nuovo Centrodestra, Mario Ruberto, che subito richiesto chiarezza al sindaco, mentre Gerardo Stefanelli ha sottolineato che la Lista Graziano è ormai completamente svuotata, restando con l’unico esponente Mino Bembo: una situazione alla quale dovrebbe seguire una verifica politica ad oggi ancora non avvenuta. Lo stesso Bembo, nel suo lungo intervento, ha parlato di “giochi di potere” e di essere venuto a conoscenza delle defezioni di Cardillo e Corrente soltanto dalla stampa. E non ha mancato di tirare frecciate: “Forse è un modo per colpire me perché ho avuto un atteggiamento critico verso l’amministrazione. Solitamente la costituzione di un nuovo gruppo consiliare serve a portare nuova linfa all’operato della maggioranza ma qui non c’è un programma, va bene quella già esistente. In un momento dove il paese vuole unione, non serviva un’ulteriore divisione”. Nel frattempo, Americo Zasa, che si era dichiarato indipendente, è tornato nel gruppo della Lista Graziano. Perplessità sono state espresse anche da Giuseppe Tomao, che non ha nascosto la sensazione di un’ulteriore prova di forza, così come avvenuto con la costituzione del gruppo del Nuovo Centrodestra.


Si è passati agli altri due punto all’ordine del giorno: la ratifica di due delibere di giunta. La prima ha riguardato la delibera n. 247 del 18 settembre con la quale si applica l’Aliquota addizionale comunale Irpef 2014 nella misura dello 0,5%, approvata con i soli voti della maggioranza. Sulla seconda, la n. 321 del 18 novembre, riguardante la variazione del bilancio di previsione 2014, approvata solo dalla maggioranza, c’è stata una lunga discussione in merito ai condoni edilizi, ai lavori alla Rsa e la messa in sicurezza della scuola media di Minturno.

In chiusura le interrogazioni presentate dall’opposizione consiliare. In particolare, quella presentata dal consigliere Stefanelli relativa alle strisce blu e al nuovo capitolato d’appalto, affidato provvisoriamente alla Soes, unica partecipante alla gara. Un capitolato, secondo l’esponente del Partito Democratico, che presenta delle anomalie tali da essere annullato. Inoltre, Stefanelli ha chiesto di annullare la gara visto che non c’è stata alcuna concorrenza e soprattutto, essendo in fase di affidamento del Put, dovranno essere rivisti tutti gli stalli presenti sul territorio comunale. Il consigliere Tomao ha sottolineato la mancata pianificazione, che ha comportato la presenza di doppie strisce blu in strade strette e quella di strisce bianche, realizzate da pochi giorni, senza un criterio preciso.

Altro tema caldo è stato quello della legalità: Stefanelli ha ricordato che è giunta una seconda lettera da parte del dirigente Raffaele Cantone dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, che invita nuovamente l’amministrazione comunale a mettersi in regola con il sito internet del Comune di Minturno dal punto di vista della trasparenza. E ancora, ha puntato il dito contro gli affidamenti diretti e l’albo dei professionisti che dovrebbe essere aggiornato ogni due anni. In particolare, Stefanelli ha detto che non è stato rispettato il principio di rotazione per gli affidamenti, al punto che nel solo 2014 sono stati affidati tre incarichi alla stessa ditta. Anche il capogruppo del Partito Democratico, Mimma Nuzzo, infine, ha parlato di “evasione della legalità”, in quanto è diventata una prassi, quella della giunta, decidere senza consultare il consiglio comunale.