Fondi, il Giudice di pace ancora in “ostaggio” del personale

Non c’è pace… per il Giudice di pace. Il presidio fondano di via Occorsio continua a restare ostaggio del personale, per un cortocircuito burocratico che mercoledì ha lasciato nuovamente gli uffici sbarrati. Chissà fino a quando. Il perché? Per un motivo o per un altro, dell’organico non c’era praticamente nessuno: non s’è visto il magistrato; non s’è visto il cancelliere; non si sono visti nemmeno gli ausiliari di cancelleria. Tra tutti, l’unico che salvo imprevisti tornerà a breve sarà il giudice, in sciopero fino al 19. Per quanto riguarda le altre figure, per situazioni differenti, si passa nel campo “patate bollenti”.

Il cancelliere di ruolo manca da oltre un anno, e l’amministrazione comunale, che se n’era assunta il compito, ha dovuto sudare sette camicie per individuare chi sarebbe andato a coprire quel posto vacante: i primi soggetti scelti, avviati ai corsi di formazione dopo aver dato la propria disponibilità, avevano d’un tratto declinato uno dietro l’altro; gli ultimi due individuati di recente, provenienti dall’organico della Municipale, termineranno i corsi tra gennaio e febbraio. Fino ad allora, al di là dei sostituti “a giornata” inviati da Latina, da quel versante tutto fermo.


Per una problematica ancora in essere eppure finalmente in via di risoluzione, un’altra che resta da definire. Proprio mercoledì, sempre per effetto del passaggio di competenza di oneri e personale dell’ex pretura dal Ministero della Giustizia al Comune, gli ausiliari ministeriali finora presenti in quel di Fondi sono stati trasferiti a Cassino. Non ci sono più. Chi è quando andrà a sostituirli? Nel dubbio, mentre hanno informato della nuova impasse l’Ordine di Latina, gli avvocati stanno spingendo per un nuovo “prestito” a tempo, quantomeno per preservare la (poca) funzionalità del Giudice di pace. Ancora una volta rimasto prigioniero.