«A distanza di quasi tre settimane dalla richiesta effettuata in consiglio comunale, e subito accolta dall’assessore alle Finanze Mastrofini, di prendere visione delle fatture della Multiservizi contestate , fatture il cui importo supera i 3 milioni di euro, non è stato possibile ancora ricevere gli atti richiesti. Vista la mancanza di trasparenza e aggiungo anche di chiarezza su vicende che toccano le tasche di tutti i cittadini di Aprilia, sarebbe il caso che l’assessore Mastrofini non aprisse un confronto solo con la magistratura contabile per il riconoscimento di eventuali danni all’erario, ma anche con la magistratura ordinaria inviando tutti gli atti in Procura».
Il capogruppo di Sel, Carmen Porcelli, ha “scovato” le fatture 39 e 40 emesse nel febbraio 2009 dall’allora gestione della Multiservizi, fatture emesse a conguaglio per servizi svolti tra il 2003 e il 2006 e tra il 2007 e 2008 per servizi diversi effettuati dai dipendenti in carico alla municipalizzata e che fino ad allora i relativi importi non erano mai stati versati. «Si tratterebbe, da quanto è possibile leggere in assenza delle note di credito relative a quelle fatture – scrive in un comunicato l’esponente del centrosinistra – di emolumenti e servizi cimiteriali per un periodo compreso tra il 2003 e il 2008 mai versate ai legittimi beneficiari. Le fatture 39 e 40 del 3 febbraio 2009 che hanno un importo complessivo di 3.211.444,67 sono state contestate, così si legge dalla nota aggiuntiva firmata dal responsabile delle Finanze Battista e dai dirigenti competenti Cucciardi e Pellico, in sede di redazione della presente nota per il consuntivo dell’esercizio 2012 e per questa somma non sussisterebbero “le condizioni per attivare la procedura di riconoscimento dei debiti fuori bilancio”. “ Non è possibile sperperare il denaro dei cittadini con tale leggerezza: se nessuno le contesta chi si assumerà tra qualche anno la responsabilità di pagare queste fatture? E se si dovessero pagare per cosa viene impiegato denaro per pagare spese gonfiate o peggio inesistenti?».