“Il nostro è un territorio generoso da cui molti attingono ma al quale pochi, pochissimi ricambiano tale generosità. Questo vale per i singoli abitanti, come per le imprese. L’attività estrattiva costituisce una parte importante dell’economia di questo territorio, un volano per lo sviluppo e l’occupazione; è noto a tutti quanto questo tipo di attività può modificare la morfologia e ogni altra caratteristica naturale del luogo in cui si svolge, se non vi è allo stesso tempo un attento controllo ed una adeguata collaborazione con gli enti locali a tutti i livelli. In Italia il rischio che si corre è sempre lo stesso: lo spettacolo di cattedrali nel deserto, montagne mozzicate, siti abbandonati dove il degrado fa da padrone”. Lo dichiara Simone D’Errico, segretario Sinistra Ecologia Libertà Priverno.
“Priverno – si legge nella nota – per troppi anni ha assistito al consumo incontrollato delle risorse del proprio territorio – cioè di tutti noi – per la ricchezza ed il benessere di pochi altri. Eppure nessun ritorno tangibile è derivato da tutto ciò, né per la città, tanto meno per la nostra comunità, l’unico risultato è stato quello di ritrovarci da una parte numerevoli Cave dismesse, prive del benché minimo ripristino ambientale, vere e proprie brutture a cielo aperto, dall’altra siti che spesso ottengono in maniera semplice e veloce permessi ad hoc per ampliare ancor di più la propria attività. A rimetterci sempre e solo chi il territorio lo vive.
E’ esattamente questo scenario che Sinistra Ecologia Libertà, insieme al Sindaco, ai propri alleati e all’assessore Pd Bilanca con delega alle atttività estrattive sta cercando di rovesciare. Da quando l’amministrazone Delogu è al governo di questa città, sono stati adottati una serie di provvedimenti di discontinuità con il passato: aumentando la tariffa prevista per l’Imu sulle aree estrattive portandola da 2 euro a mq a 15 euro a mq (in periodo di crisi, come si chiedono sacrifici alle famiglie, si possono e si devono chiedere sacrifici anche ai cavatori); destinando i proventi del cosiddetto Piano Cave alla manutenzione dei canali, che restituiranno al nostro territorio finalmente il giusto compenso; aumentando i controlli sul rispetto delle norme che regolano tali attività (come una continua vigilanza sul ripristino ambientale dei siti). A tal propostito va chiarito una volta per tutte che SEL, garantirà sempre per mezzo dei propri rappresentanti, l’applicazione di sanzioni, ogni qualvolta sarà accertata una irregolarità. Perché chi beneficia della generosità della nostra terra, deve rispettare lei e chi la vive, altrimenti deve pagare fino all’ultimo centesimo per i danni causati a questi.
Non ultima la vicenda legata a Priverno Cave srl nei cui confronti il Comune di Priverno aveva comminato una multaper uno sconfinamento dal perimetro di scavo.
In questa direzione sembrano andare le proposte oggi sul tavolo della maggioranza: dalla collaborazone con Legambiente che condurrà uno studio sull’impatto economico e ambientale dell’attività estrattiva nelle nostre zone, fornendo spunti dal quale trarre valide soluzioni, alle convenzioni con i cavatori per il recupero di aree degradate e abbandonate del territorio – perché il rapporto con i cavatori non deve essere di opposizione a prescindere, ben vengano gli accordi centrati sulla sostenibilità produttiva e sul rispetto del territorio.
Insomma – conclude – Sinistra Ecologia Libertà perseguirà con tutta la forza e con ogni mezzo, l’obiettivo di far conciliare le ragioni del lavoro e dello sviluppo con quelle dell’ecosostenibilità”