Manca ormai poco alla pubblicazione del nuovo capitolato dei rifiuti che nei giorni scorsi è approdato in giunta, che ne ha preso atto con la delibera 323/2014. Il bando, che prevede un porta a porta spinto secondo le linee guida redatte dalla Cooperativa Erica, deve essere ratificato dal settore rifiuti per essere poi pubblicato con gara europea per la durata di 60 giorni. Nonostante l’assessorato all’igiene abbia accelerato negli ultimi tempi per giungere a questo traguardo resta però l’incognita della Ecocar, la quale dal 25 novembre scorso, data di scadenza del servizio, sta lavorando in assenza di contratto. E questo perché colpita – come si ricorderà – da un’interdittiva antimafia, che di conseguenza vieta una proroga.
Non si comprende come mai l’amministrazione non abbia proceduto immediatamente ad una gara d’urgenza, come già fatto in precedenza rescindendo il contratto con l’Asa, preferendo invece temporeggiare. Né si capisce perché il sindaco Paolo Graziano non abbia firmato un’ordinanza per la salvaguardia dell’igiene pubblica, atto che viene pubblicato proprio in questi casi.
In questa settimana, l’assessore Luca Salvatore dovrebbe procedere con una gara ristretta ma con un ritardo di ben venti giorni. E pensare che l’amministrazione Mitrano di Gaeta, appena avuto contezza dell’interdittiva antimafia alla Ecocar, ditta che ha vinto l’appalto di sette anni in quel Comune, ha subito proceduto per lo scioglimento del contratto e la richiesta di una commissione ad acta. Minturno, invece, si è presa del tempo. Forse pure troppo, visto che oggi si trova senza un regolare contratto per la gestione del servizio di igiene urbana.
Si diceva del nuovo bando sui rifiuti. L’azienda che si aggiudicherà l’appalto avrà una base d’asta di ben 22.279.330,77 per sette anni, pari a 3.182.761,54 euro + iva all’anno (3.882.969,07 euro in totale). Salta subito all’occhio la differenza con l’appalto temporaneo con l’Ecocar, per il quale il Comune di Minturno sta pagando 2.740.189,09 + iva all’anno (3.343.039,68 euro in totale).
Una differenza non da poco: 539.929,39 euro, pari al 16,15% in più. Un ulteriore aumento, dunque, dopo quello già avvenuto a luglio del 37%, rispetto al vecchio appalto con la Ego Eco. Ed è illuminante la relazione del responsabile del servizio finanziario, Antonio Rasile, che dice a chiare lettere “Corre l’obbligo pertanto per la giunta comunale indicare l’eventuale aumento della vigente tassazione a copertura (100%) della nuova spesa per l’anno 2005 e successivi”, come già fatto in precedenza.
In questa somma, tra l’altro, non è previsto lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, a carico dell’Ente, né altri servizi accessori come la pulizia delle spiagge e lo sfalcio dell’erba, che invece erano garantiti dalla Ego Eco. Né è stata ancora aperta l’isola ecologica a Recillo, i cui lavori sono ormai terminati da più di un anno. Con il prossimo appalto, quindi, il costo del servizio dei rifiuti ha avuto un aumento esponenziale di oltre il 53% senza però avere benefici di sorta, vedi la raccolta differenziata, e dovranno essere pagati a parte anche tutti gli altri servizi accessori. Il 2015 si prospetta come un anno all’insegna delle tasse: in arrivo un nuovo salasso per i cittadini.