Cani randagi a Ponza, prosciolto l’ex sindaco Porzio

L'ex sindaco Pompeo Rosario Porzio

Non avrebbe indicato alla Asl e ai carabinieri un luogo idoneo al ricovero dei cani randagi presenti sull’isola e per questo é finito davanti al gup del Tribunale di Latina Guido Marcelli, venendo però prosciolto pur di fronte a una richiesta di rinvio a giudizio formulata dall’accusa. Così per l’ex sindaco di Ponza Pompeo Porzio difeso in aula dall’avvocato Nicola Madia che, nel corso dell’udienza di ieri ha sostenuto, carte alla mano, come l’ex sindaco aveva invece proceduto alla nomina di un assessore delegato alla materia oggetto di contestazione, pertanto non potendo essere ritenuto responsabile per eventuali inadempimenti a compiti non più di sua competenza.

Nel caso di specie, infatti, già nel 2008 Porzio aveva nominato Pesce come assessore all’ambiente, il quale, peraltro, si era regolarmente attivato per assicurare un ricovero ai cani randagi dell’isola stipulando un accordo con un canile in loco.


Per l’avvocato Madia: “E’ l’ennesima assoluzione collezionata da Pompeo Porzio il quale, tutte le volte in cui la sua posizione giunge alla valutazione di un Giudice terzo, viene regolarmente prosciolto a dimostrazione dell’assoluta legittimità e liceità del suo operato da Sindaco del Comune di Ponza. Tutte queste attestazioni di innocenza dimostrano come la storia della sindacatura Porzio debba prima o poi venire riscritta, riconoscendo come lo stesso sia stato un buon amministratore, innamorato dell’isola che governava e dedito soltanto a promuovere il pubblico interesse”.