Formia, trovati con 20 chili di hashish: convalidati gli arresti

Il Tribunale di Cassino

Al termine dell’interrogatorio di convalida svolto questa mattina davanti il Gip del Tribunale di Cassino, Valerio Lanna, è tornato in libertà questa sera uno dei due pregiudicati arrestati venerdì scorso dai Carabinieri della Compagnia di Formia perché trovati in possesso di venti chilogrammi di hashish e di cinque grammi di cocaina. Si tratta di Olindo Testa, di 37 anni, che insieme a Paolo Matano, di 29 anni, era stato bloccato e, appunto, tratto in arresto dai Carabinieri per spaccio di droga.

Quello di questa mattina è stato un interrogatorio molto importante per accertare le reali responsabilità dei due – difesi dagli avvocati Luigi D’Anna e Massimo Signore – e contribuire a dare un impulso ulteriore alle indagini, che non si sono mai concluse, dei Carabinieri della Compagnia di Formia guidati dal Capitano Giovanni De Nuzzo. Testa si è detto estraneo alla vicenda e il suo ruolo – ha aggiunto il suo legale difensore Massimo Signore – è stato solo quello di fare lo staffettista a bordo della sua auto prima che venisse arrestato, insieme a Matano, in pieno centro a Formia nei pressi della chiesa di San Giovanni.


Matano, a tal riguardo si è accollato tutte le responsabilità del caso dal momento che l’ingente quantitativo di droga era stato rinvenuto nel giardino di casa ad una profondità di un metro mezzo nel terreno, all’interno di un pneumatico, nel divano ed in un anfratto della muratura nella camera da letto della sua abitazione di Matano.

Il Gip ha convalidato gli arresti così come richiesto dal sostituto procuratore Gianmaria. La difesa di Testa aveva chiesto l’ottenimento degli arresti domiciliari ma il Gip Lanna, dopo essersi riservato la decisione, gli ha revocato la misura restrittiva in carcere che invece ha confermato per Matano.