Piano parcheggi: tutto secondo la legge. La risposta del Comune all’esposto di “Minturno in Movimento”

Il Comune di Minturno

Un piano parcheggi nel pieno rispetto di quanto prevedono le normative vigenti. Non si è fatta attendere la risposta dell’assessore alla viabilità, Fabio Saltarelli, e del comandante dei vigili urbani Gian Matteo D’Acunto, all’esposto presentato dall’associazione “Minturno in Movimento”. Un esposto, come si ricorderà, che metteva in discussione la legittimità delle strisce blu presenti sul territorio comunale e metteva in evidenza la pericolosità per i pedoni.

Quello elaborato da due amministratore è un lungo e dettagliato documento di ben cinque pagine, in cui rispondono punto per punto. Citando l’articolo 7 del Codice della strada (in particolare i commi 1 e 8), Saltarelli e D’Acunto spiegano che “l’obbligo di riservare un’area destinata a parcheggio libero subisce una serie di deroghe ed il legislatore impone la necessità dell’individuazione e delimitazione di determinate aree ad opera della Giunta”. “Nel caso specifico del Comune di Minturno – aggiungono – ove non si volesse considerare che le aree interessate dal piano parcheggi rientrano a pieno titolo nella tipologia di cui alla lettera ‘A’ dall’art. 2 del decreto del Ministro dei lavori pubblici 2 aprile 1968, è appena il caso di ricordare che nel Comune di Minturno la sussistenza di ‘particolari aree a rilevanza urbanistica’ discende ope legis dall’inserimento e regolamentazione del territorio comunale nel Piano Territoriale Paesistico”. Inoltre, “l’Amministrazione Comunale ha opportunamente stabilito per i residenti di Minturno la possibilità di sottoscrivere un abbonamento annuale del costo di 20 euro, che a seguito di una semplice divisione risulta corrispondere alla somma di 0,054 euro al giorno”.


Saltarelli e D’Acunto informano che la giunta ha già dato il via alla redazione del Piano Urbano del Traffico (Put), che “prevederà un insieme di interventi, realizzabili nel breve periodo, coordinati e finalizzati al miglioramento delle condizioni della circolazione nell’area urbana dei pedoni, dei mezzi pubblici e di quelli privati”.

“L’intento – sottolineano – è stato quello di migliorare le condizioni della circolazione e della connessa sicurezza stradale: l’esigenza primaria del cittadino moderno è il diritto ad una mobilità sicura. Rappresentano giusti corollari di questo diritto fondamentale: la riduzione dall’inquinamento acustico ed atmosferico, il contenimento dei consumi energetici ed il rispetto dei valori ambientali. I soliti profeti di sventura metteranno in discussione anche questa scelta amministrativa volutamente ignorando che il traffico urbano rappresenta uno dei problemi più gravi della città moderna ed ancor più di una cittadina a forte vocazione turistica come Minturno. Al contrario, avendo ben presenti le esposte motivazioni, sin dal 2004, l’Amministrazione Comunale ha istituito il servizio di sosta a pagamento sul proprio territorio, poiché sussistono esigenze sia di carattere ambientale, rappresentate da una maggiore accessibilità ai servizi e per una migliore qualità della vita, sia di carattere economico connesse ad una migliore gestione dei tempi di sosta al fine di garantire una maggiore attrattività del centro storico, nonché dei negozi e delle attività economiche e sociali ivi presenti. È proprio l’esperienza maturata negli anni di erogazione di tale servizio pubblico, fondamentale all’esercizio del diritto alla mobilità, che consentirà all’attuale amministrazione la redazione del miglior PUT rispondente alle esigenze dei tempi.

L’attuazione di questa strumentazione urbanistica sarà l’occasione per un’attenta valutazione della possibilità di assicurare ulteriori posteggi liberi oltre quelli esistenti, evidenziati nella scheda tecnica allegata, nella quale sono indicati per sede stradale, quantità e qualità degli stalli esistenti.

Sulla quantità degli stalli blu si dirà, con maggior approfondimento, in seguito, allorché si darà riscontro all’ulteriore rilievo formulato nell’esposto circa la mancanza di strisce perpendicolari di delimitazione degli stalli, circostanza che costituirebbe ‘indeterminatezza’. In questa sede preme solo sottolineare la circostanza che la redazione del PUT potrà comportare anche la diminuzione degli stalli a pagamento. Ne è prova la previsione di cui all’articolo 5 del Capitolato di Appalto della gara in itinere, in forza del quale, al verificarsi di tale ipotesi, la futura ditta affidataria non potrà vantare alcuna pretesa per le modifiche da apportare alla segnaletica e a quant’altro occorra per i dovuti aggiornamenti”.

Tutto secondo legge anche per quanto riguarda la sicurezza degli utenti in strada: “Nessuna prova può essere offerta in favore dell’assunto, poiché nel periodo di istituzione del servizio nessun sinistro è stato riconducibile alla supposta situazione di pericolo”.

In conclusione, “i rilievi formulati dalla associazione esponente attengono a scelte rimesse alla discrezionalità tecnica dell’Amministrazione Comunale che ha voluto regolamentare la sosta a tutela dei pedoni e non solo del traffico veicolare”.

Di seguito il documento disponibile nella sua interezza.

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