Latina, un esposto per l’anticorruzione

Raffaele Cantone

L’attività politica della famiglia Zaccheo prosegue senza sosta. La voce ufficiale è quella dell’associazione ‘Valore comune’ presieduta a livello cittadino da Cristina Rossi. Ma la voce ed i temi sono quelli cari al vecchio sindaco ed ai suoi sodali. Un piccolo preambolo per capire in che modo maturino determinate ‘uscite’ sulla stampa, visto che maldestramente- in un passaggio della nota – si legge: ‘ mi sono permesso di indirizzarle…’ quando a scrivere è appunto una donna. A prescindere da chi sia il ventriloquo, ecco una nota che comunque potrebbe essere presa in considerazione e riguarda il doppio tema giustizia e inchieste sul comune.

Questa la lettera scritta( forse) da Cristina Rossi.


“Illustr.mo Commissario  Cantone,

Ci tenevo ad iniziare questa mia lettera con un ringraziamento, a titolo personale e a nome dell’associazione che ho il privilegio di rappresentare nel territorio  di Latina, a tutti quei magistrati che stanno svolgendo un ottimo lavoro nella nostra provincia. Un’attività preziosa spesso perpetuata a rischio della propria incolumità personale e dei propri familiari come gli ultimi fatti di cronaca hanno dimostrato. I Magistrati di Latina sono impegnati  in prima linea tutti i giorni per combattere il malaffare, la corruzione e la malavita  organizzata.

Purtroppo, come a Lei risulterà forse già noto, Il Tribunale di Latina soffre di una carenza di organico pesante, che spero possa venire presto colmata, magari grazie ad un suo interessamento

Ma non è solo per questo che le scrivo. Mi sono permesso   di indirizzare a Lei e alle più alte cariche istituzionali che vigilano sul rispetto della legge nel territorio pontino e a livello nazionale questa missiva, per descriverLe una situazione delicata che credo necessiti di un suo autorevole  intervento come presidente Autorità nazionale anticorruzione (si seguito Anac) che supporti e rafforzi l’imponente attività investigativa  che  Magistrati e Forze dell’Ordine già svolgono nel nostro territorio.

tribunale-di-latina1-slidePurtroppo sono ormai numerose le inchieste che hanno  coinvolto l’amministrazione del Comune di Latina e che ipotizzano reati come corruzione, estorsione,  danno erariale e altro. A finire sott’accusa sono stati la gestione del ciclo dei rifiuti, la gestione e la manutenzione delle aree verdi, i lavori di ampliamento dello stadio cittadino, i lavori pubblici, l’urbanistica. In particolare la  gestione del verde pubblico sembra, nelle dinamiche,  presentare numerose analogie con le risultanze dell’indagine  che sta investendo in questi giorni il Comune di Roma.   Inoltre  la grande inchiesta che riguarda Roma Capitale ha evidenziato come sul nostro territorio ricadesse l’attenzione di alcuni gruppi di potere criminali.

Mi permetto di ricordare a tal proposito quanto di recente dichiarato dal Procuratore Capo della Procura di Roma, il dott. Giuseppe Pignatone: “nel capoluogo la mafia è radicata più che a Roma”.

Ebbene proprio nei prossimi mesi l’amministrazione comunale si appresta ad indire importanti gare tra cui quella per la gestione dei rifiuti, del valore di 24 milioni di euro l’anno o quello sulla pubblicità. Sono in procinto di essere approvate diverse varianti urbanistiche mentre sono oltre 80 i progetti “Print” per la cosiddetta urbanistica partecipata. Entro poche settimane dovrà essere approvato il secondo lotto del piano di utilizzazione degli arenili con cui si autorizzeranno  le aperture di nuovi stabilimenti. Si prospetta insomma un passaggio cruciale per un Comune a rischio default e con una maggioranza politica risicata ed uscita martoriata da una recente, profonda crisi di governo.

Sempre più spesso assistiamo a continui accessi da  parte delle Forze dell’Ordine presso gli uffici comunali su ordine della Magistratura per il sequestro di documenti o atti che sono stati posti in essere dagli amministratori comunali  e che presenterebbero profili di irregolarità se non addirittura di illegalità.

Quello che con umiltà Le chiedo, stante anche la costante attenzione che la malavita pare riservare alle vicende del nostro territorio e le numerose inchieste che hanno toccato settori importanti dell’amministrazione locale,    è un monitoraggio stringente e autorevole su questi futuri e importanti passaggi amministrativi, in modo da  scongiurare  qualsiasi  irregolarità o peggio ancora, qualsiasi  ipotesi di reato,  per il rispetto della legalità e per il benessere dei nostri  concittadini”.