In tre a giudizio per rifiuti speciali abbandonati nel Parco Nazionale del Circeo. La discarica abusiva venne scoperta a Sabaudia, il 17 maggio di tre anni fa, e il sostituto procuratore Maria Eleonora Tortora ha ora chiuso le indagini e citato direttamente a giudizio l’amministratore della “Baia d’Argento” e responsabile della ditta incaricata dei lavori di giardinaggio nello stesso condominio, Franco Canato, la moglie dell’imprenditore, Stella Usini, e un lavoratore indiano.
Per il sostituto Tortora dei rifiuti speciali abbandonati – materiale di risulta, frutto, in base alle indagini svolte, della manutenzione del verde all’interno del condominio “Baia d’Argento”, in via delle Rose – devono rispondere Canato, 68 anni, di Sabaudia, amministratore delegato del condominio e “gestore di fatto” di un’impresa di pulizie e giardinaggio, che avrebbe fatto compiere alla sua ditta la sistemazione del verde alla Baia d’Argento e la sporcizia l’avrebbe poi fatta abbandonare nel Parco, Usini, come proprietaria del trattore e dell’autocarro impiegati per il trasporto dei rifiuti, e Singh Lakhjinder, dipendente di Canato, collaboratore domestico e conducente dei mezzi della spazzatura.
Il processo ai tre è fissato per il prossimo 8 gennaio, davanti al giudice del Tribunale di Latina, Luigi Varrecchione. Il Comune, intanto, vuole un risarcimento del danno e ha già dato mandato all’avvocato Francesco Vasaturo di costituirsi parte civile.