Di Giorgi, l’accerchiamento azzurro per qualche poltrona in più

Avrebbe fatto meglio a mantenere la promessa e dimettersi. Giovanni Di Giorgi sta pagando caro il suo tentennare, e Forza Italia come il Nuovo centrodestra passano all’incasso. Gli azzurri, in particolare, hanno messo in atto una vera e propria azione di accerchiamento nei confronti del sindaco, attraverso una poderosa campagna acquisti che ha fatto salire a dieci il numero dei consiglieri comunali azzurri. Sono entrati infatti nella grande famiglia berlusconiana Roberto Lodi, Marco Fuoco e Corrado Lucantonio: tutta brava gente, s’intende, ma oggi va a rafforzare quella massa critica di cui c’è bisogno per chiedere ulteriore rappresentanza in giunta.

Forse la questione non era stata calcolata da Di Giorgi, che tentenna ancora di più da quando ha ottenuto una fiducia di facciata in consiglio. La città è allo sbando: le inchieste bussano alla porta, le casse pubbliche sono in rosso e non esiste una benchè minima idea di come si possa uscire dalle imbarazzanti questioni chiamate Metro, Terme di Fogliano, strisce blu, urbanistica a caso( ma non troppo). L’opposizione prosegue a denunciare mentre il malcontento aumenta le schiere di cittadini indignati che, c’è da scomettere, non otterranno un briciolo di rappresentanza alle prossime elezioni. Chi potrebbe rispondere all’esigenza, pensiamo al movimento Cinque Stelle, potrebbe ben presto evaporare, o perdersi nelle nebbia dello sdegno che produce con scarsi effetti pratici.