C’è una fronda in Fratelli d’Italia contro il sindaco Nicola Procaccini. Non solo con Forza Italia e alleati, non solo con Stefano Nardi e amici, ma è con una parte del suo stesso partito che il primo cittadino deve fare i conti per ricandidarsi per il secondo mandato. Il congresso di FdI del prossimo 21 dicembre dirà quanto sia consistente quest’area di avversari interni, che fanno capo al segretario uscente Gavino De Gregorio.

Nessuna polemica esplicita contro Procaccini, ma De Gregorio nel suo programma elettorale ha previsto le primarie di coalizione per scegliere il prossimo leader dell’intero centrodestra per le elezioni amministrative.
“Il mio obbiettivo – spiega – è ritrovare l’unità del centrodestra e se questo deve avvenire anche attraverso le primarie, che ricordo essere lo strumento democratico adottato da FdI, faremo questa strada di coalizione”.
Una dichiarazione, dunque, nella quale l’obiettivo principale non è la riconferma della leadership di Procaccini, ma la ricomposizione delle profonde fratture che hanno spezzato in almeno tre tronconi il centrodestra.

Se si considerano, poi, l’ostilità dichiarata di Fazzone nei confronti del sindaco e le aspirazioni di Stefano Nardi a riprendersi la poltrona occupata per dieci anni, è prevedibile che eventuali primarie per Procaccini sarebbero tutto il contrario di una passeggiata.
Per questo, la proposta del segretario uscente di FdI ha tutta l’aria di una dichiarazione di guerra nei confronti di colui che è, per la carica che ricopre, il leader del suo partito. Del resto, non mancano a De Gregorio motivi per desiderare di mandare all’aria i progetti politici del sindaco. Procaccini, infatti, prima ha deciso di esautorarlo affiancandogli il giovane Marco Fontana; poi, davanti al rifiuto del segretario, è stato convocato il congresso per arrivare alla sua sostituzione.
Il 21 dicembre in FdI si conteranno e Forza Italia e Nardi tifano per De Gregorio.