Cimitero di Aprilia, altri 8 mesi e poi sarà emergenza loculi. Ecco le soluzioni

8 mesi di tempo, dieci massimo, per trovare una soluzione al cimitero di Aprilia, altrimenti sarà emergenza. Non certo come quella che attanagliò Aprilia nel 2006 portandola alla ribalta nazionale (oltre 130 bare accatastate nel magazzino per mesi in attesa di sepoltura), ma comunque un bel problema da risolvere. L’argomento sarà portato all’attenzione della Commissione Lavori Pubblici giovedì prossimo, convocata dal Presidente Giovanni Martelli.

Come risolvere il problema? Adeguando il regolamento di polizia mortuaria, nell’attesa della fine lavori al nuovo lotto sopraelevato, che comunque porterà via del tempo. Se si considera che ma media di morti ad Aprilia è di circa 45 al mese, è facile fare i conti: rimangono meno di 400 loculi disponibili.


Il nuovo regolamento prevede innanzitutto il divieto di rinnovo della concessione trentennale del fornetto. Finora, scaduti i trent’anni, era possibile ripagare il fornetto per evitare l’estumulazione della salma. Così, se è vero che entrano più soldi, è anche vero che non si crea nuovo spazio per i nuovi morti. D’ora in poi, scaduti i trent’anni, si deve ridurre la salma nell’ossario o cremare i resti. Altra novità che si evince dal nuovo regolamento è la possibilità di ridurre una salma e collocarla presso un fornetto già occupato da un parente. Questo per permettere di tumulare insieme persone legate in vita. Una pratica che è attualmente permessa ma non contemplata nel regolamento.

Si prevede inoltre anche la redazione, entro tre anni, di un nuovo Piano Regolatore per il cimitero: in questi anni si è infatti rincorsa l’emergenza costruendo in ogni spazio libero nuovi fornetti, senza una vera e propria programmazione. Saranno individuate nuove aree per la sepoltura a terra e nuovi ambiti di intervento per l’ampliamento, evitando che il Cimitero possa diventare quasi più grande di Aprilia stessa.

Il nuovo regolamento è già in mano ai commissari, che giovedì prossimo saranno chiamati ad apportare le loro osservazioni o integrazioni. Non sarà tuttavia l’unico argomento di discussione. Si licenzierà anche il regolamento per l’illuminazione votiva e la collocazione di una statua del Cristo Redentore sulla nuova rotonda di via Carroceto, proposta dall’ex consigliere comunale Giuseppe Colaiacovo e dal cittadino Angelo Braga.