Securitas Metronotte licenzia. Uiltucs: “Troppo lavoro sporco”

*Gianfranco Cartisano*
*Gianfranco Cartisano*

Altri 64 lavoratori in esubero alla Securitas Metronotte di Latina e conseguente apertura della proceduta di mobilità. Un fenomeno che riguarda tutti gli istituti di vigilanza ma che secondo la Uiltucs è dovuto a un parallelo fenomeno di “aziende e società che prendono appalti al ribasso, non tenendo conto del costo reale della manodopera con il risultato di crisi per le aziende del comparto e lavoratori sottopagati”. Sottolinea il segretario Cartisano: “In molti casi lottiamo per cause aziendali ma in questo ultimo periodo abbiamo il sentore che il lavoro sporco e sottopagato stia sostituendo il lavoro buono. Molte aziende invece di acquistare dei servizi di vigilanza armata scelgono la via breve del portierato, a basso costo”.

Eppure, ricorda Cartisano, “le normative ministeriali del decreto “Maroni” sono molto chiare: in alcuni siti sensibili, e specialmente nel lavoro notturno, il servizio deve essere svolto esclusivamente da lavoratori “Gpg” che hanno il decreto. Pur di ottimizzare i costi, però, nel supermercato, nelle discoteche, etc. i lavoratori in alcuni casi sono dipendenti di società coop di facchinaggio. Come Uiltucs vorremmo far capire che in alcuni siti é indispensabile la figura della guardia particolare giurata, espressione di maggiore sicurezza”.


E ancora: “Da tempo dal nord della provincia sino a sud, invece, proliferano cooperative e società che con metodi di sottoscosto partecipano a gare anche pubbliche offrendo servizi che di conseguenza creano disagio successivamente ai lavoratori togliendo lavoro alle tante “guardie particolari giurate” della nostra provincia. Come Uiltucs assistiamo a una battaglia tra istituti di vigilanza e società dell’ultimo minuto che porterà tanta disoccupazione e precariato”.

Tornando sul caso Securitas Metronotte: “La Uiltucs sarà molto attenta in queste procedure di mobilità ma contestualmente saremo obbligati come categoria a cercare di coinvolgere in un “tavolo istituzionale” Prefetto, Questura che determinano e visionano il comparto, perché sosteniamo e siamo convinti che esiste la crisi ma alcuni concetti, leggi e decreti non possono essere elusi per la crisi. Le guardie particolari giurate della nostra provincia non possono essere sostituite da cooperative e società in alcuni casi improvvisate al momento dell’appalto, con lavoratori sottopagati e non a norma con i decreti ministeriali”.