“Il progetto dei marciapiedi di Via De Gasperi e Via Caduti di Nassiriya a parere del Partito Democratico è l’esempio più eclatante di una gestione amministrativa che fa acqua da tutte le parti. Solo ieri, dopo più di due mesi di insistenza, abbiamo ricevuto copia del progetto. Si tratta di un esempio di arroganza politico amministrativa unica nel suo genere”. Inizia così la dichiarazione del capogruppo del Partito Democratico di Castelforte, Giancarlo Cardillo, nel corso del consiglio comunale tenutosi martedì scorso.
“Alle interrogazioni che abbiamo presentate – ha detto Cardillo – abbiamo avuto risposte inconsistenti e contraddittorie dove le premesso sono smentite dalle conclusioni e nelle quali la stessa maggioranza riconosce che le problematiche poste da PD esistono e che il progetto non solo non affronta ma, addirittura le aggrava (per ammissione dello stesso Sindaco) creando le premesse per contenziosi con i cittadini che ne subiranno gli inevitabili danni.
Abbiamo anche letto le sottoscrizioni dei residenti cioè di chi abita lungo la strada e che quindi vive i problemi ogni giorno. Ebbene anche queste sono rimaste inascoltate. Stessa sorte è toccata alla sottoscrizione dei genitori dei ragazzi che frequentano la scuola “Petronio” che sono giustamente preoccupati per la sicurezza dei loro ragazzi.
Il caso dei marciapiedi di Via De Gasperi e Via Caduti di Nassiriya dimostra un modo di gestire la cosa pubblica che risponde alle solite vecchie logiche da tutti ben conosciute e da tutti condannate. Tutto è stato pensato per soddisfare precisi interessi di bottega senza tener conto del bene comune. Una politica, quindi, che continua a rispondere alla legge del più forte; una politica che prevarica e offende l’intelligenza delle persone; una politica che intende utilizzare 230.000,00 euro di soldi pubblici a vantaggio dei soliti noti interessi politici.
Sull’argomento ci riserviamo di presentare per iscritto un progetto alternativo capace di dare risposte serie ai problemi veri di tutti e non certo agli sfizi di qualcuno. Ci si riferisce prima di tutto ai ragazzi del Petronio che meritano di andare a scuola percorrendo marciapiedi adeguati con una strada protetta da una normale ringhiera e non da ridicoli guard rail buoni per piste da rally e non per una normale strada urbana. Facciamo notare che i ragazzi, molti dei quali vanno a scuola a piedi, potrebbero infilarsi nel vuoto dei guard rail e cadere nella sottostante scarpata. Se ciò dovesse accadere come metterete a tacere la vostra coscienza? Chi affronterà gli sfortunati genitori e i poveretti malcapitati? E chi pagherà i danni? L’Amministrazione Comunale? Il progettista? Il tecnico comunale? Non pagheranno di certo gli innominati che continueranno a far finta di niente.
Esiste poi il problema della regimentazione delle acque bianche ammesso dallo stesso Sindaco nei suoi comunicati stampa. Ella, infatti, scrive: “per la regolazione delle acque piovane che seppur già esistenti andrebbero ad aumentare a danno soprattutto dei cittadini abitanti nel lato dx e al di sotto del livello stradale. Va subito detto -continua il Sindaco– che le loro preoccupazioni sono più che giustificate tanto è che prima della presentazione del progetto di cui si parla il nostro ufficio tecnico aveva già manifestato questa problematica ed aveva anche immaginato una soluzione consistente nella realizzazione di un tratto di fognatura di acque bianche che ricevesse le acque meteoriche della zona e le scaricasse verso il rio grande”. Si tratta di una dichiarazione che se non fosse vera avrebbe dell’incredibile considerate le conclusioni. In sostanza si da ragione a genitori e residenti e poi si fa l’esatto contrario. Ho perciò trascritto queste dichiarazioni del Sindaco e ve lo ho lette in Consiglio Comunale perché restino agli atti e tutti le conoscano compresi gli assessori ai lavori pubblici e all’urbanistica. Credo che queste costituiscono l’ennesima prova di quanto assurdo sia il progetto che si vuole realizzare. Un progetto che aprirà specifici contenziosi con il Comune. Mi chiedo e vi chiedo chi sarà responsabile dei danni certi che questi cittadini avranno? Anche in questo caso mi chiedo chi pagherà i danni? Il Sindaco? Il progettista? Il tecnico comunale? Non pagheranno, però, di sicuro gli innominati.
Eppure la soluzione è tanto facile e di buon senso. Sempre il Sindaco afferma di avere “tutte le intenzioni di voler venire incontro alle legittime e manifestate preoccupazioni dei cittadini però -continua- diciamo pure che le soluzioni vanno trovate nel rispetto delle normative e nell’interesse complessivo della intera zona”.
E che significa? Quale sarebbe l’interesse della zona? Non certo quello di creare ulteriori danni a chi già li subisce da anni proprio a causa di una gestione dei lavori pubblici di questo tipo.
E’ strano che di fronte alle giuste e sacrosante osservazioni dei genitori preoccupati per la sicurezza dei figli che non è garantita da un guard rally e a quelle degli abitanti danneggiati dal fiume di acqua piovana che si riversa nelle loro case non si prendano provvedimenti seri modificando il progetto che è ancora un preliminare.
Vorremmo continuare ad evidenziare gli altri gravi danni che a nostro parere questo progetto così come è concepito comporta. Si tratta di cose evidenti e che ci auguriamo di non essere costretti a far valutare dalla Corte dei Conti. Mi riferisco in particolare:
- all’uso di pietra che nel progetto è definita locale e che in realtà non ci sembra di aver mai visto nelle cave del territorio. Pietre che abbiamo definito d’oro e che fanno lievitare i costi di decine e decine di migliaia di euro. A chi piacciono? E che centrano con il contesto urbano della zona? Ribadiamo che il primo tratto di via De Gasperi è pavimentato con il porfido. Perché questo secondo tratto lo volete pavimentare con questa pietra preziosa che costa 5 volte in più del porfido? Chi ci abita o chi ci deve venire ad abitare?
- alla costruzione di un nuovo impianto di pubblica illuminazione e allo spostamento dell’esistente che è, invece, perfettamente funzionante e che non crea alcun intralcio alla circolazione stradale e nemmeno a quella pedonale se il marciapiedi con la relativa raccolta dell’acqua piovane verrà realizzata sul lato dx scendendo;
- al sistema di raccolta delle acque bianche realizzato a monte della strada e cioè dove l’acqua piovana non potrà mai defluire a meno che non siano state stravolte le leggi delle fisica;
- ai danni certi che riceveranno gli abitanti dell’area e al contributo che si darà al dissesto idrogeologico del territorio della collina di San Martino ove mi sembra già esiste il vincolo idrogeologico che mi chiedo viene rispettato?;
- quale protezione si assicura ai ragazzi e ai pedoni che vanno a scuola con un guard rail sotto al quale si può scivolare a finire così nella scarpata. Avete provato a pensare alle conseguenze? Chi ne sarà responsabile?
Un ultimo particolare. Leggendo la relazione a firma del tecnico progettista e senza ancora entrare nel merito della stessa e del progetto, cosa che faremo con attenzione specifica al più presto, sono rimasto sconcertato dal fatto che lo stesso progettista intende convogliare le acque piovane che non verranno raccolte nemmeno quando costruirà la linea progettata, addirittura nel “rio rave”. Sinceramente non sono un tecnico ma ne sono rimasto vivamente preoccupato per tante ovvie ragioni. Non vorrei che la relazione si riferisce ad altra zona e non a quella di via De Gasperi.
Concludo, chiedendo che questo intervento sia allegato agli atti del Consiglio Comunale, evidenziando che per ammissione dello stesso progettista il progetto redatto non prende in considerazione la regimentazione delle acque ne, e lo sottolineo, la messa in sicurezza del tratto di strada omonimo.
Ma mi chiedo e vi chiedo quale sarebbero gli interessi dell’intera zona? Avere dei marciapiedi belli e costosissimi oppure metterla in sicurezza per chi la percorre a piedi provvedendo nel contempo a raccogliere le acque piovane anche per evitare i disastri ambientali che in Italia sono all’ordine del giorno?
Mi sono chiesto se con questo progetto vogliamo contribuire al dissesto idrogeologico del territorio oppure lo vogliamo mettere in sicurezza.
Cari Consiglieri Comunali di maggioranza chiedetevelo pure voi e non vi rendete responsabili di eventuali disastri ambientali o di pericoli per l’incolumità dei pedoni soprattutto tenendo conto che si tratta di ragazzi della scuola primaria e secondaria di primo grado e potrebbero essere anche vostri figli o nipoti o parenti o amici.
Questa non è buona amministrazione ma è altra cosa che evito di definire ma che sono certo voi tutti avete molto ben capito”.