Latina, truffa sugli ascensori al Goretti: due rinvii a giudizio per la morte di un anziano

Avrebbero truffato la Asl, ottenuto illecitamente denaro dalla Regione, e la loro condotta, oltre al danno economico, avrebbe causato una tragedia, la morte di un anziano. Due imputati, accusati di raggiri sulla manutenzione degli ascensori dell’ospedale “Goretti” di Latina e di essere appunto responsabili anche del decesso di un paziente, sono stati rinviati a giudizio dal giudice Nicola Iansiti. Si tratta di un tecnico dell’Azienda sanitaria, Gianfranco Gardosi, 65 anni, di Latina, e di un manager romano, procuratore speciale della società appaltatrice, Fabio Setteneri, 58 anni, di Roma. Il processo inizierà il prossimo 10 giugno davanti al giudice Lucia Aielli.

Francesco Trotto, 82 anni, originario di Pontecorvo, che si recava due volte a settimana all’ospedale di Latina, per sottoporsi a dialisi, a metà ottobre del 2010 restò con un braccio incastrato nell’ascensore e, per divincolarsi, finì con la testa contro la parete di fronte. Sottoposto a un intervento chirurgico, l’anziano morì. La Procura aprì un’inchiesta e i Nas iniziarono a indagare sulla manutenzione degli elevatori dell’ospedale.


Il sostituto procuratore Cristina Pigozzo ritiene che gli interventi di manutenzione appaltati nel 2008 alla Siram spa, dichiarati ultimati e compiuti a regola d’arte l’anno successivo, pagati dalla Regione, come chiesto dall’Asl, in realtà non sarebbero stati mai compiuti o compiuti in maniera difforme rispetto all’appalto. Un raggiro da 325 mila euro.

La Regione Lazio si è costituita parte civile, tramite l’avvocato Francesco Vasaturo, e parti civili si sono costituiti anche i familiari della vittima, la moglie e i tre figli, difesi dagli avvocati Silvia Siciliano e Monica Roccato.