Terracina appalto rifiuti, il Consiglio di Stato prende tempo

Consiglio di Stato

Ancora una ventina di giorni per sapere se la Servizi Industriali resterà gestore della raccolta rifiuti o se dovrà lasciare il posto alla De Vizia. Questo il tempo previsto perché il Consiglio di Stato confermi o rovesci la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale, che annullava l’aggiudicazione della gara di appalto alla ditta di Latina Scalo per la seconda piazzata.

Questa mattina le parti hanno convenuto di non dare luogo al contraddittorio e di rimettersi interamente al giudice per mettere un punto fermo in una controversia che ha visto la De Vizia contestare l’esito della gara vedendosi dare ragione, nel giugno scorso, dal Tar. Infatti, la spa campana dei rifiuti, che ha partecipato alla gara per entrare a Terracina insieme alla spagnola Urbaser, ha subito sostenuto che la Servizi Industriali doveva essere eliminata dall’affare, in quanto non aveva precisato, pur avvalendosi dell’abruzzese Te.Ar Teramo Ambiente spa, con quali mezzi e quali risorse avrebbe svolto il servizio, come previsto invece dalla normativa sugli appalti pubblici.


Il Tar, quindi ha revocato l’aggiudicazione fatta alla società del gruppo Fatone, ha stabilito che, dopo il controllo sui necessari requisiti, il servizio entro 30 giorni doveva essere affidato alla De Vizia e che quest’ultima, per il danno subito sinora, doveva essere risarcita con oltre 150mila euro. La sentenza fu poi sospesa dal Consiglio di Stato per non compromettere il servizio di igiene urbana in piena stagione estiva con il subentro improvviso di un nuovo gestore.

Nel frattempo, sono di molto peggiorati i rapporti tra la Servizi Industriali ed il Comune, che, attraverso il suo Ufficio Tecnico, sta avanzando varie contestazioni alle modalità di effettuazione della raccolta rifiuti. A sua volta, il gestore non manca di puntare il dito contro l’Ufficio Tecnico per le lacune che affliggono il servizio.