Priverno, nasce “Sveglia Centrodestra” per avviare un percorso politico di innovazione

Sveglia Priverno! è il nome della rubrica di FreeTomorrow – il blog di Sveglia Centrodestra! Priverno (www.freetomorrow.org link del blog ndr) e racconterà idee, riflessioni, opinioni e proposte inerenti alla politica locale. Più che racconti, questo sarà uno spazio aperto a tutti coloro i quali vorranno condurre insieme a noi un percorso di innovazione del Centrodestra nostrano, uno spazio che per molti anni se c’era, era poco visibile o quanto meno poco partecipativo.

Riflessioni ed opinioni sono necessarie per non ripetere gli errori del passato, per non arrivare a sei mesi dalle elezioni senza avere candidati preparati e competenti figli del proprio tempo e del proprio territorio, per gettare le basi già da adesso di un programma condiviso sul quale è doveroso fare cerchio e sul quale basare la prossima campagna elettorale, magari iniziando ad acquisire già da adesso la consapevolezza che anche nel Centrodestra è finita l’era dei leader scelti dall’alto ed è giunta l’ora di scegliere a porte aperte, attraverso un metodo democratico e orizzontale che parta dal basso. Si perché se non siamo stati abbastanza chiari in queste prime settimane di vita, Sveglia Centrodestra Priverno! è già stanco delle pantomime e della comunicazione in stile renziano della giunta Delogu,  dei selfie vuoti e autorefenziali che nascondono un anno e mezzo di vuotezza amministrativa (della quale avremo modo di approfondire successivamente), ma vuole essere artefice e protagonista del rilancio di questa area ormai desertificata, uscita malconcia dalle elezioni locali e nazionali del 2013, dalle europee di qualche mese fa e dalle regionali di Emilia Romagna e Calabria tenutesi nelle ultime quarantotto ore.


Il nome della rubrica è molto evocativo a ragion veduta, poiché il primo dei tanti problemi del Centrodestra nostrano è individuare chi ne fa parte oggi, chi ne faceva parte ieri ed oggi non più, chi è momentaneamente fermo ai box in attesa di ripartire. La cornice che tiene insieme il puzzle del Centrodestra locale è fin troppo malleabile, somiglia ad un elastico che si allarga in base alle proprie esigenze e il terreno di gioco è cosi nebbioso che a tratti è del tutto impraticabile. Tutto questo non va bene, il campo deve essere largo, variegato ma nettamente delimitato, mentre quando si parla di Centrodestra a Priverno non si ha mai la certezza di chi siano i soggetti in questione, visto che, escluso Forza Italia che è molto chiara nei suoi rappresentanti locali e i membri dell’opposizione non appartenenti a Forza Italia che stanno compiendo azioni oppositive nei confronti della maggioranza di sinistra da indipendenti in coalizione, le altre formazioni (più o meno) alternative alla sinistra ci sono ma non si vedono, sono poco trasparenti e soprattutto non hanno, come abbiamo deciso di fare noi, aperto un luogo nel quale dibattere, discutere e confrontarsi apertamente sul futuro di Priverno.

E’ possibile secondo voi rivitalizzare un’area prossima ad essere ulteriormente smembrata e indebolita per via di molti fattori a livello nazionale, da Renzi a Salvini per poi passare all’impotenza berlusconiana, e uscita con le ossa rotte a livello locale, se continua a portare avanti una linea politica statica, sostanzialmente ferma e osservatrice alla finestra in attesa dell’errore dell’avversario o semplicemente che succeda qualcosa che attenui il vento sinistrorso che soffia forte in tutta Italia?

Può un’area tornare ad essere rigogliosa e florida se non mette in campo idee e proposte di rinnovamento, se non cerca di modernizzarsi, di essere inclusiva e aperta al contributo delle nuove generazioni, se non si fa portatrice di una nuova narrazione della “Priverno che verrà” e se non trova un metodo meritocratico, competitivo e concorrenziale della selezione della classe dirigente? La risposta è pressoché scontata: NO!

Ricordo un manifesto di qualche anno fa, quando il Sindaco era ancora Umberto Macci, tanto divertente quanto sostanzialmente sbagliato nei contenuti, poiché individuava l’errore causante della malamministrazione della Cosa pubblica privernate nel mestiere esercitato dal Sindaco in questione. Il manifesto recitava testualmente “Mai più avvocati, mai più architetti, mai più commercialisti etc al Comune di Priverno” (per i più giovani è utile ricordare che Umberto Macci è un avvocato mentre Mario Renzi, Sindaco di Priverno nei dieci anni precedenti, è architetto).

Io mi auguro che altre formazioni politiche militanti nel Centrodestra, cosi come stiamo facendo noi, lavorino  per costruire, non solo per distruggere l’avversario come la ratio di quel manifesto, seguendo un mantra basato su dei punti basilari al quale non poter rinunciare:

– un’idea chiara e condivisa di come dovrà essere Priverno nei prossimi vent’anni;

– individuazione di regole democratiche che rendano il campo scalabile per tutti attraverso principi di meritocrazia e di concorrenza elettorale;

– costruire su queste regole un’unità del campo, ben delineato, di un Centrodestra alternativo al centrosinistra.

Questo lento, difficile, ma a mio avviso indispensabile e obbligatorio disegno della linea politica da percorrere, è l’unico modo per fornire acqua viva ad una pianta, il Centrodestra locale, in passato rigogliosa ed oggi prossima a morire di sete. Perchè come diceva Edmund Burke “ciò che è incapace di cambiare, è incapace di conservarsi”.