La seconda prova scritta del discutissimo concorso per l’assunzione di 10 vigili urbani al comando di polizia locale di Gaeta è stata rinviata a data da destinarsi. Più precisamente il dirigente competente, autore dell’organizzazione dell’intera procedura, Antonio Buttaro, ha firmato venerdì scorso un avviso che recita: “In relazione all’oggetto si rende noto che le date fissate per l’espletamento delle prove scritte, inizialmente fissate per il 9 e 10 dicembre 2014, sono state rimandate in data da destinarsi”. Che tradotto sta a significare, con tutta probabilità, che si va verso l’annullamento dell’intero concorso, e non ci sarà alcuna data che sarà destinata allo svolgimento delle prove. Troppo rumore, non solo mediatico, ma soprattutto politico, e non dalle opposizioni ma dall’interno stesso della maggioranza che regge l’amministrazione comunale del sindaco Cosmo Mitrano.
Perchè oltre agli esposti, alle indagini della Guardia di Finanza, alle accuse di brogli, di clientele e parentele, tutto riferito all’esito, quantomeno anomalo delle preselezioni, che vedono nei primi posti e col massimo del punteggio la cognata del sindaco, uno stretto collaboratore del vicesindaco e il figlio di un vigile urbano attualmente in organico, c’è soprattutto la minaccia di una crisi di governo cittadino. Emersa in maniera dirompente nel Consiglio comunale di qualche giorno fà, saltato perchè alcuni consiglieri hanno fatto mancare il numero legale. Un messaggio chiaro nonostante una conferenza stampa d’urgenza convocata dallo stesso Mitrano per calmare le acque.
Perciò domani si riunirà la commissione esaminatrice per rendere noto quanto ormai sembra certo, ovvero l’annullamento della prova. Dopotutto questi giorni sono passati per trovare una soluzione il meno sofferta possibile, perchè a questo punto ogni decisione può provocare reazioni di qualche scontento. I ricorsi, insomma, sono dietro l’angolo, sia da parte di chi è rimasto escluso e contesta la prova, sia da parte di chi è rientrato nei 50 e contesta l’annullamento. Ma d’altra parte non si possono dimenticare le indagini delle Fiamme Gialle e il rischio che cada l’amministrazione. Una bella gatta da pelare.
All’orizzonte pare che tra le soluzioni al vaglio degli amministratori ci sia quella di attingere alle graduatorie dei concorsi nei Comuni limitrofi per coprire i 10 posti. Il che, visto quanto accade nell’assumere personale nelle pubbliche amministrazioni, non è certo garanzia di linearità e correttezza.