Terracina, ordine del giorno della maggioranza sulla sanità per “migliorare” l’Atto Aziendale

Ordine del giorno sulla sanità firmato dalla sola maggioranza: il consiglio comunale va diviso alla decisiva battaglia per la difesa e la valorizzazione del presidio ospedaliero centro. Il centrodestra (FfI, Pri, Udc), con ogni probabilità, dovrà approvarsi da solo il suo documento nella seduta consiliare del 27 novembre prossimo. Le opposizioni, infatti, hanno disertato i due incontri per la preparazione dell’ordine del giorno, confermando le contrapposizioni che sull’argomento si erano già manifestate nell’ultima assemblea consiliare.

Ad ogni modo, la maggioranza, con l’odg, esorta la Asl ad individuare meglio gli “sprechi” prima di procedere al “ridimensionamento di alcuni servizi ritenuti indispensabili per garantire un servizio efficace ed efficiente ai cittadini”. In questo senso, il documento suggerisce “una riduzione molto più sostanziale delle spese sostenute per le locazioni”. “Questo semplice intervento -secondo la maggioranza- avrebbe permesso di liberare una maggior quantità di risorse da destinare al personale ed ai servizi”.


Altro tema è quello dei posti letto, rispetto al quale si chiedono chiarimenti: “Se il disegno – si legge nel documento – è quello del Presidio Provinciale, costituito dagli ospedali di Latina, Terracina, Fondi Formia, il requisito del numero minimo di 120 posti letto stabilito per determinare l’autonomia di ogni singolo presidio, rimane o viene meno?”. Ma ecco le proposte “tese a garantire, nell’esclusivo interesse degli utenti, una offerta sanitaria funzionale”.

Per l’ospedale di Terracina si chiedono i seguenti servizi H24: Pronto Soccorso più O.B.I. con almeno 4 posti letto; Radiologia; Laboratorio Analisi; Cardiologia ( 12+12). Altri servizi ritenuti indispensabili sono Oncologia, Ortopedia, Camera Operatoria. Riguardo al primo, “è necessario mantenere il servizio considerando il fatto che ad esso si rivolgono oltre cento pazienti ogni mese. Al fine di una razionalizzazione delle risorse, si potrebbe ipotizzare una collaborazione con l’Icot”; per Ortopedia, “si chiede la conferma della Uoc conferendo ad essa una quantità di personale adeguata anche attraverso il trasferimento di medici che risultano essere in eccedenza in altre zone del territorio provinciale; la Camera Operatoria, infine, può agevolmente superare l’inconveniente determinato dall’attuale ‘ingolfamento’ e puntare a raddoppiare il numero degli interventi predisponendo la terza sala operatoria con una sufficiente dotazione di anestesisti”.

L’ ipotesi dell’odg per l’ospedale di Fondi consiste, invece, nella istituzione di “un adeguato Pronto Soccorso che sia funzionale a rispondere alle esigenze di una larga fascia di territorio”.