Il Parco dei monti Aurunci è stato protagonista delle telecamere del programma televisivo di Raitre, “Geo&Geo”. Al centro dell’attenzione del documentario trasmesso, in particolare,è stato il “grano Serena”, una varietà di grano anticamente coltivato a Campodimele, e per la quale il Parco si è impegnato al fine di evitarne l’estinzione.
Allo scopo di combattere l’erosione genetica o l’estinzione di razze vegetali autoctone o di antica introduzione nel territorio, il Parco dei Monti Aurunci moltiplica nei vivai di Itri e di Monticelli di Esperia specie appartenenti alla flora autoctona e antiche varietà frutticole.
Dall’anno scorso, sono state anche seminate due piccole parcelle di grano Serena, frumento coltivato ormai solo da pochissimi agricoltori di Campodimele.
Un campione del grano Serena è stato anche inviato dal Parco, in accordo con l’Arsial, per una prova comparativa di grani antichi organizzata in Toscana.
Il Parco dei Monti Aurunci e il Dipartimento di Scienze dell’Antichità dell’Università della Sapienza hanno, a questo proposito, attuato un programma di collaborazione scientifica riguardante l’archeologia sperimentale, lo studio delle antiche tecniche utilizzate nell’artigianato (cesteria, tinture naturali, filatura, tessitura), in agricoltura e nella pastorizia, anche al fine di conservare la memoria della cultura materiale del territorio dei Monti Aurunci, ulteriore riserva di biodiversità culturale.