Stalking, un arresto a Monte San Biagio

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Un rapporto da tempo difficile, e che la vittima, intimidita, nei mesi scorsi aveva deciso di troncare definitivamente. Scatenando però le ire dell’ormai ex compagno, che proprio non riusciva a rassegnarsi a perdere ciò riteneva “suo”. Ed allora, come accertato dalle indagini dei carabinieri, via a pedinamenti, messaggi minatori e minacce, anche di morte. Fino agli arresti domiciliari per stalking e maltrattamenti in famiglia.

E’ finito nuovamente nei guai Biagio Rizzi, 64enne agricoltore di Monte San Biagio destinatario venerdì pomeriggio di un’ordinanza restrittiva a firma del gip del Tribunale di Latina Guido Marcelli. Una misura cautelare giunta al culmine di una situazione divenuta insostenibile, che di recente aveva portato l’ex convivente, una 50enne compaesana, a rivolgersi ai militari del comandante Michelangelo Nania denunciando passo dopo passo i comportamenti dell’uomo, sempre più opprimenti e minacciosi. Tanto da farle temere per la sua stessa vita.


Nell’aprile del 2013, assieme al figlio, per un’eredità contesa Rizzi si rese protagonista di un violento litigio con il cognato, che finì accoltellato. Una vicenda che portò padre e figlio, fuggiti, in manette con l’accusa di tentato omicidio. Reato poi derubricato in lesioni gravi agli inizi dello scorso luglio, quando il Tribunale di Latina condannò entrambi, già ai domiciliari a Terracina, a tre anni di detenzione domiciliare senza possibilità di usufruire del beneficio della libertà e con divieto di mettere piede nel Comune di Monte San Biagio. Divieto caduto dopo qualche settimana: a fine luglio tornarono il libertà con il solo obbligo di firma.

Praticamente in concomitanza col ritorno in paese del 64enne, il definitivo abbandono, da parte della compagna, della casa che un tempo i due dividevano e dove lui si era ristabilito: quel rapporto sentimentale, per anni travagliato e ormai deteriorato da tempo, anche per via di comportamenti violenti, per lei era finito. Così non era per Rizzi, il quale avrebbe provato in ogni modo a far tornare la donna sui propri passi. Andando ben oltre il consentito, viste le spiacevoli circostanze di recente denunciate ai carabinieri dalla malcapitata. Una denuncia dietro l’altra, senza riuscire a fermare quello che, fuori si sé, era a tutti gli effetti diventato uno stalker.