A giudizio l’ex sindaco di Ponza, Pompeo Rosario Porzio, e l’ex responsabile finanziario del Comune isolano, Fausto Balzano. I due, quattro anni fa, avrebbero fatto pagare al Comune 85.800 euro a Giuseppe De Santis, di Velletri, ex responsabile della Iset Edilelettrica srl, nonostante la società fosse stata dichiarata fallita dal Tribunale di Roma già il 14 febbraio 2007.
Al termine dell’udienza preliminare, il gup del Tribunale di Roma, come chiesto dal pubblico ministero, ha così aggiunto per i ponzesi l’accusa di bancarotta preferenziale a quella di abuso d’ufficio e disposto per loro un processo, fissato nella capitale per il prossimo anno.
Le somme di denaro oggetto del procedimento vennero giustificate come compenso per lavori fognari eseguiti sull’isola nel 2005 dalla Iset, ma sarebbero dovute andare, secondo gli inquirenti, al curatore fallimentare dell’azienda e non all’imprenditore fallito.
Porzio, già al centro di numerosi processi, e Balzano, rimosso subito dal sindaco Piero Vigorelli dall’ufficio finanziario proprio alla luce delle varie indagini, sono inoltre accusati anche di aver pagato alla Iset 110.372 euro in più rispetto a quanto pattuito dall’ente isolano.
Il processo avrà inizio il prossimo 19 marzo davanti al Tribunale di Roma e il Comune di Ponza, tramite l’avvocato Vincenzo Macari, si è già costituito parte civile. De Santis, invece, accusato di aver violato la legge fallimentare, avendo distratto dal patrimonio sociale gli 85.800 euro, e di concorso in abuso d’ufficio, ha patteggiato la pena a un anno e cinque mesi di reclusione, con sospensione della pena.