Fondi, slogan e striscioni per chiedere un futuro: gli studenti della Rete scendono in strada

Tutti in strada per il loro diritto allo studio. Rumorosi e numerosi. Circa 250, secondo gli organizzatori, gli studenti degli istituti superiori “Gobetti” e “Pacinotti” che venerdì mattina hanno affollato a colpi di slogan le strade del centro di Fondi, colorandole di striscioni e cartelloni in bilico tra polemica e sensibilizzazione.

Una manifestazione svoltasi nell’ambito settimana di mobilitazione nazionale indetta dal sindacato studentesco della Rete degli studenti “per chiedere che il mondo della cultura e della scuola pubblica non sia visto come una spesa, anzi come un investimento e un trampolino di lancio per lo sviluppo sociale di un paese”, come spiegato da Marcello Caporiccio,  segretario generale della Rete pontina e studente del liceo di Fondi.


Giovane ma con le idee chiare, Caporiccio, che tra le altre cose punta il dito contro una riforma “che non dà delle risposte concrete ai problemi reali della scuola pubblica italiana” e contro la mancanza di una legge nazionale sul diritto allo studio, con “disuguaglianze di regione in regione”.

Problematiche d’ampio respiro, su cui, nel proprio piccolo, ogni presidio locale della Rete studentesca ha provato e sta provando a dare il proprio contributo. Simbolico, certo, ma comunque benaugurante. “Oggi, manifestando un concreto sostegno anche verso gli studenti di altre parti d’Italia che hanno meno servizi, i ragazzi hanno rappresentato un esempio di cittadinanza attiva”.