Costano ai contribuenti 40mila euro all’anno i 24 consiglieri comunali di Terracina. Quarantamila euro per pagare i loro gettoni presenza per la partecipazione alle sedute consiliari o alle riunioni delle commissioni. La somma è presente in una determinazione del segretario generale del Comune finalizzata ad impegnare ottomila euro proprio per retribuire gli impegni istituzionali dei membri della massima assise civica.
Si legge nella determinazione che “l’Ente deve provvedere alla liquidazione dei gettoni di presenza per la effettiva partecipazione dei consiglieri comunali alle sedute del consiglio comunale e delle commissioni consiliari permanenti”. Nel capoverso successivo si aggiunge che “l’importo necessario a fronteggiare la spesa in questione, presumibilmente pari a 40mila euro annui, scaturisce dalle risultanze delle liquidazioni avvenute negli anni pregressi”.
Va detto che 40mila euro divisi per 24 consiglieri fa meno di 1700 euro all’anno pro capite: non un compenso astronomico, ma comunque l’equivalente di una buona tredicesima. Va anche detto che la maggior parte dei consiglieri comunali non appare particolarmente coinvolta nei lavori consiliari o di commissione e non sempre garantisce la propria presenza fino al termine delle sedute.
Basta affacciarsi un paio di volte alle riunioni dell’assemblea consiliare per notare l’andazzo. Bene, è sufficiente sedersi sugli scanni dell’aula per avere diritto al proprio gettone, pari a 35,79 euro. Nessuno interrogherà l’interessato per accertare se abbia studiato gli atti relativi ai punti all’ordine del giorno. E a nessuno l’interessato dovrà rendere conto della qualità del contributo dato alla discussione e alle deliberazioni. Alla fine, impegno o non impegno, in tasca finiscono quasi 1700 euro.
E’ bello fare il consigliere comunale.