Accusato di ricettazione e violazione della legge sui beni culturali, un pensionato di Latina, numismatico di fama nazionale, Francesco Notarfranchi, è finito imputato. Il 30 aprile 2010, il latinense, difeso dall’avvocato Leone Zeppieri, venne bloccato dalla Guardia di finanza alla stazione Termini, a Roma, mentre stava prendendo un treno per recarsi a un convegno di numismatica appunto a Bologna.
Venne trovato in possesso di monete antiche e altre monete, comprese monete romane, vennero trovate nell’abitazione del pensionato, nel capoluogo pontino. Al numismatico vennero così sequestrati beni per 250 mila euro. Davanti al giudice del Tribunale di Latina, Daniela Puccinelli, a testimoniare è stato ora il luogotenente Gianluca Di Stefano, dello speciale Nucleo delle Fiamme gialle per la tutela del patrimonio artistico, che coordinò l’operazione.
Il pubblico ministero ha poi chiesto di ascoltare i due finanzieri che hanno compiuto il controllo alla stazione Termini prima di esaminare i periti e, per tale ragione, il giudice Puccinelli ha aggiornato l’udienza al prossimo 13 febbraio.