“Un’ordinanza del sindaco di Sorrento ha vietato l’accattonaggio sul territorio della cittadina con il consenso di tutti gli operatori turistici e con l’intento di intervenire, doverosamente, contro lo sfruttamento dei bambini (solo a Scauri ci sono due esempi e rappresentano un reato) contro l’ipotesi di una sorta di racket alle spalle di tale fenomeno. L’ordinanza si aggiunge a quelle dei sindaci di Mantova, Catanzaro, Bari, Monza, Modena, Pescara e tante piccole città o paesi. E a Minturno?” A chiederlo è Vanda Anselmi, responsabile della lista civica Con Noi Donne, che chiede al sindaco Paolo Graziano di interessarsi al problema.
“Quali operatori del volontariato – dichiara la signora Anselmi – avevamo raccolto e consegnato centinaia di firme per un tavolo tecnico per la sicurezza; avevamo denunciato l’uso dei bambini nell’accattonaggio; avevamo ricordato al Sindaco che per la legge 125 del 2008 lo Stato aveva delegato al 1° cittadino il ruolo di garante della sicurezza dei cittadini, a protezione dell’ordine pubblico; avevamo lanciato un allarme sull’esiguità delle forze dell’ordine; avevamo posto, come già fatto da altri, il problema dei soggiorni obbligati; avevamo messo l’accento sul danno al turismo e su una possibile nomea di Minturno, città senza regole, una sorta di zona depenalizzata o porto franco. Un appello inascoltato dalla massima istituzione e neanche preso in considerazione dalle cosiddette minoranze. Insomma finchè non sei toccato personalmente il problema non esiste e basta girare lo sguardo o mettersi a posto la coscienza con un obolo per far si che nulla cambi come deve essere, come è previsto dal manuale dal manuale del perfetto amministratore (a vario titolo) della cosa pubblica che intende essere rieletto.
Noi non siamo quelli della critica apriori, del disfattismo o del tanto peggio tanto meglio e le tante manifestazioni od iniziative prese dal volontariato lo confermano. Ma non intendiamo essere voce nel deserto e, soprattutto, non vorremmo ripetere la prossima estate una quotidiano fatto di accattonaggio, furti, soprusi, anomale pressioni nel settore commercio, illegalità diffusa ed attacchi quotidiani al decoro.
Noi del volontariato – conclude Vanda Anselmi – abbiamo una sola parola ed avevamo promesso ai cittadini di porre alla sua attenzione questi problemi per cercarne le soluzioni. Non verremo venir meno alle promesse fatte. Signor Sindaco siamo ancora in attesa di un invito. Stamattina a Sorrento sono scomparsi tutti i questuanti (Il Mattino 14-11-2014)”.