Valore Comune: “Degrado nelle strade ma il costo della gestione dei rifiuti è aumentato del 25 %”

“Dopo le numerose denunce corredate da video e foto di cittadini di Latina che sono pervenute alla segreteria dell’associazione, abbiamo sentito l’obbligo morale di dare risposte al disagio sociale che si è venuto a creare a causa di una sciagurata gestione del servizio di raccolta dei rifiuti presentando una circostanziata denuncia che descrive il degrado ambientale e il conseguente rischio igienico sanitario che rappresenta un pericolo per la salute pubblica dei cittadini”. A parlare è Cristina Rossi, coordinatrice dell’associazione Valore Comune, in riferimento all’esposto presentato lo scorso 11 novembre alla Procura della Repubblica di Latina.

In circa 4 mesi, da giugno a ottobre, in diverse zone del comune di Latina sono state rilevate allarmanti e diffuse situazioni di degrado derivanti dalla carente raccolta dei rifiuti. In particolare sono stati rinvenuti numerosi sacchetti immondizia accatastati nelle adiacenze dei cassonetti stante l’insufficiente capienza degli stessi determinata dal loro mancato regolare svuotamento e da un sistema di raccolta differenziata che obbliga i cittadini a riporre i sacchetti di immondizia nelle zone adiacenti i cassonetti stessi.


“Il peggioramento dei servizi è inspiegabile a fronte di aumenti nel costo della gestione dei rifiuti del 25% rispetto a quanto avveniva nella passata legislatura. Tali inefficienze hanno determinato, anche a causa dello stato fatiscente dei cassonetti e delle alte temperature che si sono protratte per tutto il mese di ottobre- spiega Cristina Rossi – la fuoriuscita e il riversamento in strada di percolato con conseguenti odori nauseabondi, quando non addirittura la presenza di ratti”.

In un momento sociale così delicato si sono tolti i soldi dalle tasche dei cittadini per concedere loro un servizio peggiore in condizioni ambientali peggiori”

E’ stato altresì riscontrato l’abbandono di numerosi rifiuti ingombranti i quali venivano rimossi solo dopo un numero considerevole di giorni e dopo numerose denunce apparse sui social network e sugli organi di stampa locale.

“Negli ultimi anni non si è mai riscontrata la sanificazione e il lavaggio dei cassonetti e delle aree dove sono posizionati gli stessi, né la sostituzione di quelli danneggiati – sottolinea la coordinatrice di Valore Comune che prosegue – menzione a parte merita infine la vicenda dei cosiddetti cassonetti a scomparsa di viale Umberto I. Costruiti in modo difettoso, sono esplosi dopo il primo temporale, evenienza che solo per caso fortuito non ha provocato danni a cose o a persone. Sono poi stati sigillati e da quel momento inutilizzati, con un evidente disagio per i residenti ma soprattutto con un evidente uso inappropriato del denaro pubblico”.

“Con questo atto abbiamo voluto fornire alla magistratura – conclude Rossi – elementi per fare luce sulla gestione quantomeno ambigua di settori strategici dell’amministrazione pubblica, in parte già lambiti da alcune inchieste. Settori amministrati a colpi di affidamenti diretti e proroghe contrattuali che hanno fatto precipitare il capoluogo negli ultimi posti delle classifiche di vivibilità”.