La “bluetongue” a Fondi. Dopo aver fatto capolino in aprile all’interno di un’azienda agricola di Roccagorga, con un gregge di un centinaio di pecore sequestrato, il virus della lingua blu è arrivato anche nella Piana. Anzi, è tornato, visto che un caso si era già registrato anni fa. A risultare infetto questa volta, un unico capo, una mucca. L’esemplare è stato individuato in un allevamento fondano nei giorni scorsi, nell’ambito di accertamenti sanitari ad ampio raggio partiti da Viterbo e Rieti per poi arrivare, passando per il Frusinate, in provincia di Latina.
Gli accertamenti, isolando il bovino risultato con i sintomi del contagio, sono stati portati avanti dagli uomini del Servizio veterinario di Latina – Area sanità animale, unità operativa complessa coordinata dal dottor Elia De Simone.
Dagli specialisti dell’Asl, però, c’è assoluta tranquillità. L’animale infettato sta bene, e, non potendo essere movimentato, è sottoposto a continui controlli e monitoraggi in loco. Insomma, il pericolo di un focolaio nella Piana, per una malattia non trasmissibile all’uomo e comunque con una bassa mortalità tra gli stessi ruminanti, non ci sarebbe per nulla.