***video***Pezzi di auto rubate nello sfasciacarrozze e reati ambientali: il maxi sequestro tra Sabaudia e Pontina

macchine1E’ stato un lavoro lungo e meticoloso, è proprio il caso di dirlo, andato avanti pezzo per pezzo quello portato avanti dalla Polizia Stradale di Latina, dal Nipaf e dalla Polizia Provinciale che ieri hanno “sigillato” un’area di circa 4 ettari su via Formgosa tra Sabaudia e Pontinia. Il blitz, che ha portato anche alla denuncia del titolare, un 47enne del posto per riciclaggio di pezzi d’auto ha visto impegnati 20 uomini tra poliziotti, forestali e agenti di polizia provinciale e le indagini sono ancora in corso come evidenziato questo pomeriggio nel corso di una conferenza stampa dal comandante provinciale della Polizia Stradale Francesco Cipriano, dal comandante provinciale del Nipaf Vittorio Iansiti e dal dirigente della Polizia Provinciale Pasquale Fusco che sono partiti da un presupposto e cioè che a simili risultati ci si arriva solo attraverso un lavoro sinergico e lunghe indagini. Nel corso dell’operazione sono state poste sotto sequestro due aree, una di  circa 10mila metri quadri ed un’altra di 28.500 metri quadri, quindi circa quattro ettari interamente occupati da auto e parti di mezzi, senza alcuna autorizzazione.


Le indagini sono andate avanti infatti su binari paralleli. Da un lato quelle di carattere ambientale che hanno portato ad una macchine2denuncia per gestione illecita dei rifiuti, motivo del sequestro, e a tutta una serie di sanzioni amministrative come quella relativa la violazione della legge regionale per la destinazione. Gli agenti del Nipaf e della Polizia Provinciale hanno infatti riscontrato la presenza di rifiuti speciali non smaltiti tra cui batterie per auto, fusti contenenti olio e anche lastre di eternit. Inoltre,una serra agricola era stata trasformata in deposito. Ulteriori accertamenti sono in corso anche per gli scarichi. C’è poi la seconda indagine, quella condotta dalla polstrada che riguarda invece il filone della auto rubate.

macchine3Tutto sarebbe iniziato da alcune “voci” arrivate alla polstrada circa la possibilità di reperire in brevissimo tempo pezzi di ricambio per auto presso lo sfasciacarrozze di via Formigosa. Gli accertamenti in questo senso sono stati molto complessi. Pezzo per pezzo, gli agenti hanno controllato quanto ammassato su scaffali e piazzali per capire la provenienza dei ricambi arrivando ad identificare circa 10 motori provenienti da macchine rubate. Ma c’è di più. Per una “imperdonabile” disattenzione, all’interno di alcuni cruscotti ammassati tra i pezzi di ricambio c’erano ancora delle carte di circolazione, provenienti per l’appunto da auto rubate. Da qui la denuncia per riciclaggio. Sembra che lo sfasciacarrozze fosse “specializzato” come evidenziato in conferenza stampa, in pezzi per Smart e Mercedes e che il giro di soldi potesse arrivare in base ai calcoli fatti fino ad oggi fino anche a 2 milioni di euro l’anno. Dati questi parziali visto che le indagini sono ancora in corso. Si punta a ricostruire l’intero giro, sicuramente molto più amplio e composto da vari aspetti compreso quello relativo gli autori dei furti d’auto.